Categorie: Risultati NBA

Risultati NBA: 50 di Lillard, Portland vince! 99esima tripla doppia di LeBron, LaVine ne segna 40

(29-10) Utah Jazz 117-109 Boston Celtics (20-19)

Hanno già il miglior record della lega, nonostante una difficoltà cronica nel chiudere le partite nei momenti decisivi. Potrebbe essere arrivata la svolta sotto questo punto di vista per gli Utah Jazz, artefici di una grande vittoria contro Boston. Reduci da una brutta sconfitta contro Golden State, i Jazz offrono una grande prova di reazione. I Celtics guidano nella prima metà di gara, toccando gli 11 punti come vantaggio massimo. Gli ospiti riescono a trovare la giusta quadra soprattutto dal quarto periodo: Donovan Mitchell segna 8 dei suoi 21 punti negli ultimi 12 minuti. Nel finale Boston, sotto 104-101, ha due occasioni di pareggiare la sfida. Ma prima Williams col fallo offensivo, poi Smart con la tripla sbagliata, danno la chance a Utah di allungare ulteriormente: Mitchell segna la tripla del 107-101 che di fatto chiude la gara.

 

(14-25) Cleveland Cavaliers 98-113 Miami Heat (22-18)

Vittoria facile per i Miami Heat, che archiviano la pratica Cavaliers senza troppi patemi. Guidati da un Jimmy Butler decisamente in forma, gli Heat ritrovano anche Adebayo dopo due settimane di assenza. Il primo fa registrare 28 punti e 12 rimbalzi, il secondo si ferma a 14 punti.
La partita, in sé, ha poco da raccontare. Con un primo quarto da 37 punti, Miami indirizza da subito, e in maniera pesante, l’esito della gara. I Cavs, lontani parenti della squadra rognosa vista ad inizio campionato, sono costretti a inseguire fin da subito. La percentuale dal campo non aiuta, anzi: sono solo 2 su 10 le triple messe a segno nella prima metà di gara. Miami può così ottenere una facile vittoria.

 

(20-21) New York Knicks 96-99 Philadelphia 76ers (28-12)

Canestro decisivo e “Sono un All-Star!” ribadito a gran voce. Tobias Harris ci ha tenuto a far sapere ai suoi detrattori che anche lui, a suo dire, avrebbe dovuto essere convocato per la partita delle stelle. L’esclusione sembra non essere rimasta indifferente agli occhi del giocatore, anzi.
Harris è stato l’anima dei Sixers, senza Joel Embiid e costretti a fare i conti con un incontenibile Julius Randle, che ha sfiorato la tripla doppia in nemmeno tre quarti. La partita prosegue in equilibrio, estremamente combattuta, sotto i colpi delle stelle, da una e dall’altra parte. Nel quarto periodo tocca alle riserve Korkmaz e Thybulle tenere a galla i Sixers, prima del rientro dei titolari. Decisivo nel finale è stato proprio Harris, con 7 punti in fila, inclusi i canestri del pareggio e quello dell’allungo decisivo sul 96-92, con tanto di urlo motivazionale.

 

(17-23) Oklahoma City Thunder 102-123 Chicago Bulls (18-20)

C’era un tempo in cui Zach LaVine veniva considerato solo ed esclusivamente per essere uno dei migliori schiacciatori della lega, dotato di un atletismo davvero eccezionale. Col tempo, il buon Zach ha lavorato sodo e si è affermato, partita dopo partita, come una delle stelle nascenti della NBA. La prestazione di stanotte ne è stata un’altra dimostrazione. Quattro triple per iniziare la partita: i Bulls volano e chiudono il primo quarto sul 42-28. OKC non ci sta, e con un parziale di 15-0 si rimette in testa alla gara. Al rientro di LaVine in campo, Chicago ritorna on fire e si riprende la leadership. Il momento positivo dura anche nel terzo quarto, con i Bulls che danno l’allungo decisivo e si portano sul 102-79. LaVine chiude a 40 punti complessivi con uno straordinario 15/20 dal campo.

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Simone Trunfio

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