(20-20) Boston Celtics 110 – 117 Cleveland Cavaliers (15-25)
Nella notte tornano a sorridere anche i Cavs, che tra le mura amiche della Rocket Mortgage FieldHouse di Cleveland riescono a sorprendere i più quotati Celtics grazie alla coppia Sexton-Garland, capace di mettere a ferro e fuoco la difesa di Boston e di interrompere una striscia di quattro sconfitte consecutive.
L’approccio alla gara dei padroni di casa è senza dubbio migliore di quello della concorrenza, come dimostrato dal 18-26 con cui si conclude il primo quarto. La musica non cambia nel secondo (38-55), mentre dopo l’intervallo lungo gli ospiti cercano di risollevarsi recuperando qualche punto agli avversari e rendendo meno amaro il gap, ma i ragazzi di coach Bickerstaff si dimostrano sufficientemente solidi per portare a termine la missione senza mai passare in svantaggio.
Terza sconfitta nelle ultime quattro gare per i Celtics, nonostante il recupero finale firmato Tatum e Brown – 29 punti per il primo, uno in meno per il secondo. Dall’altra parte, invece, 29 punti per Sexton, 25 per Garland e doppia doppia da 18+10 per Larry Nance Jr.
(21-20) Golden State Warriors 108 – 94 Houston Rockets (11-28)
Con quella di stanotte fanno 18 sconfitte di fila, un record di cui andare poco fieri dalle parti del Toyota Center di Houston, dove i padroni di casa incassano l’ennesima ripassata della stagione per mano dei Warriors.
Eppure, nonostante tutto, il primo quarto si rivela più equilibrato del previsto, con solo quattro lunghezze a dividere ospiti e padroni di casa (31-27). Il gap, però, è destinato ad aumentare già nel secondo periodo, quando Curry e compagni accumulano altri 20 punti di scarto utili a trascorrere una seconda metà di gara da pilota automatico, nonostante i timidi tentativi di rimonta da parte dei ragazzi di coach Silas.
Con un Curry insolitamente poco prolifico e fermo a 18 punti – con tanto di sospetto infortunio nel finale -, ci ha pensato Jordan Poole a guidare i suoi dalla panchina con 23 punti in 24 minuti, mentre Draymond Green mette la propria firma sulla tripla doppia da 16 punti, 12 rimbalzi e 10 assist. 25 punti per Kevin Porter Jr. e 21+9 per Christian Wood, che non bastano però a evitare l’ennesima figuraccia a questi disastrosi Rockets.
(22-19) Miami Heat 85 – 89 Memphis Grizzlies (18-19)
In una gara in cui, per una volta, sono le difese a farla da padrone, il layup di Ja Morant a 1,2 secondi dalla fine regala ai Grizzlies una sofferta vittoria casalinga contro i ben più quotati Heat di coach Spoelstra.
Al netto dei 24 punti e 7 rimbalzi di Jimmy Butler, sceso in campo nonostante il fastidio alla caviglia sinistra accusato in occasione della vittoria su Cleveland, Miami fatica a imporre il proprio ritmo al match, chiudendo il primo tempo in vantaggio di una sola lunghezza sulla controparte (47-46).
Poi, al rientro in campo dopo l’intervallo lungo, sono proprio i padroni di casa a ricavarsi un po’ di margine grazie a 17 punti consecutivi che portano a un punteggio di 63-72 a 12 minuti dalla fine.
Come già anticipato, è Morant a decidere il match con una giocata delle sue, simile a quella negatagli qualche sera fa da Nikola Jokic, con Kyle Anderson bravo a recuperare il pallone sul possesso successivo e a guadagnarsi i due liberi che chiudono definitivamente i conti.
13 punti a testa per i due eroi di serata di Memphis, mentre dall’altra parte Bam Adebayo firma la doppia doppia da 15 punti e 12 rimbalzi, mettendo a referto anche 6 assist.