Settimana di rumors, smentite e conferme quella che si è appena conclusa, con i primi importanti scambi che hanno movimentato la finestra di mercato prossima alla chiusura. Alcuni grandi veterani sono tornati a calpestare i parquet NBA, altri purtroppo non potranno farlo per qualche settimana causa infortuni. Un recap agile nel nuovo appuntamento domenicale che vi accompagnerà in questa seconda parte di stagione, fino alla postseason. Corner Three, tre momenti top e altrettanti flop dagli ultimi sette giorni.
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Dame MVP Lillard
Quattro partite giocate in questa settimana NBA. 155 punti segnati, per una media di quasi 39 a partita. Dame Lillard continua ad inanellare una serie di prestazioni davvero senza senso, incluso il cinquantello che si è abbattuto come un temporale sopra a dei New Orleans Pelicans senza contromisure. Si, perché Dame ha fatto davvero piovere canestri nell’ultimo periodo di quell’incontro: con i Blazers sotto di 17 a nemmeno sei minuti dalla fine dei regolamentari, Lillard ha lentamente ridotto il distacco dagli avversari bersaglio dopo bersaglio, fino ai tiri liberi conquistati e convertiti per il sorpasso finale. I 15 punti in appena metà 4° quarto sono solamente l’ultimo esempio dell’onnipotenza cestistica del #0 di questo periodo, contando anche gli infortuni che hanno decimato la compagine di Terry Stotts. Ed ora, con gli stop forzati di Joel Embiid e LeBron James, l’idea di vedere Damian Lillard alzare il trofeo di MVP a fine stagione non è poi così scellerata.
Veterani redivivi
Tra buyout, scambi e free agent messi sotto contratto, la finestra di mercato è di fatto la primavera per molti di quei giocatori che nella prima parte della stagione erano stati messi in letargo, in attesa di giorni migliori. Trevor Ariza continua il suo personalissimo pellegrinaggio in NBA ritoccando con merito il record di giocatore più scambiato nella storia della lega col suo approdo a Miami. E dopo settimane di frustrazione, anche PJ Tucker ha cambiato aria passando in forza ai Milwaukee Bucks. 3&D ed ex compagni ora legati da un obiettivo: rilanciarsi.
Finalmente Bradley Beal
La maledizione è finalmente spezzata. Bradley Beal ce l’ha fatta. Di cosa parliamo? Della spiacevole striscia di sconfitte che la guardia in forza ai Washington Wizards si è portato dietro fino al successo 131-122 ai danni degli Utah Jazz. Beal infatti ha interrotto una striscia di 11 partite con almeno 40 punti senza vittoria, una serie di grandi prestazioni senza successo cominciate addirittura il 3 dicembre 2019, quando ne rifilò 42 agli Orlando Magic. Un’era fa. Il record negativo rimane, vero. Ma la stagione di Beal merita un altro finale.