I Philadelphia 76ers schiacciano il tasto reset dopo la cocente sconfitta subita contro i Milwaukee Bucks e cominciano al meglio un giro di trasferte di sei partite lontani dal Wells Fargo Center. Nella notte infatti la banda di Doc Rivers supera agilmente i Sacramento Kings 129-105, nonostante le importanti assenze di Seth Curry, Ben Simmons e Joel Embiid.
A brillare più di tutti per i 76ers è stato Tobias Harris capace di sfiorare la sua prima tripla doppia in carriera: 29 punti, 11 rimbalzi e otto assist per lui. Prestazione notevole, non passata di certo inosservata agli occhi di Doc Rivers:
“Credo sia partito tutto prima del fischio iniziale. Ho fatto notare che questa sarebbe stata la prima trasferta di una serie di sei partite fuori casa e Tobias mi ha fatto eco dicendo ai ragazzi che non importava chi avrebbe giocato. Avremmo vinto e basta. E’ davvero un professionista, ha messo il timbro alla partita con la sua attitudine. Poi ovviamente le sue abilità in campo, la visione di gioco e tutto il resto oggi sono stati incredibili”
La grinta del #12 ha guidato il resto del roster ad un successo nient’affatto scontato, grazie anche al contributo che le seconde linee sono riuscite a dare. Non solo Harris infatti, anche Shake Milton e Tony Bradley (rispettivamente 28 e 14 punti) hanno fatto un passo avanti per colmare le assenze dei titolari.
A seguito del recente passo falso dei Brooklyn Nets, Philadelphia riconquista una partita piena di vantaggio al comando della Eastern Conference. Ora la sfida contro i Knicks nella notte, prima di affrontare martedì Golden State.
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