Nella sconfitta di questa contro i Philadelphia 76ers, tra le fila di Golden State non c’era Steph Curry: il numero 30 degli Warriors sta cercando di recuperare da un infortunio al coccige che, però, fatica a smaltire. Slitta di almeno una settimana il suo ritorno sul parquet, come conferma Steve Kerr.
Poche ore prima della palla due, Steve Kerr ha informato i giornalisti che Curry si è sottoposto a risonanza magnetica, che ha evidenziato un’infiammazione al coccige. Una brutta notizia per una squadra falcidiata da infortuni e assenze dovute dal protocollo COVID-19.
Come scrive Nick Friedell di ESPN, Curry si è infortunato nella partita di mercoledì scorso contro i Rockets quando, dopo aver preso una tripla sbilanciata, è caduto male. Inizialmente Steve Kerr pensava che fosse un infortunio da poco, ma poi la triste verità, come spiega:
“Questa mattina ha fatto una risonanza magnetica che ha evidenziato una forte infiammazione al coccige: nei primi due giorni si è riposato e mostrava dei miglioramenti ma lunedì, quando ha aumentato di poco il carico di lavoro, era piuttosto dolorante. Steph rimarrà fermo per un altro po’ di tempo, come concordato con lo staff medico: è uno stop più lungo di quanto pensassimo, ma necessario. Lo rivaluteremo tra una settimana”
Senza Curry per almeno quattro partite, da qui in poi Steve Kerr farà partire titolare James Wiseman, come spiega nel post-partita:
“Per il resto della stagione, penso che James partirà titolare: ci sono 29 partite, sembra un buon momento per farlo partire dall’inizio. Abbiamo quattro titolari e il resto sono rotazioni: James sta facendo bene e, visti gli infortuni e il resto, è importante che dia il suo contributo”
Nella notte tra giovedì e venerdì, Golden State affronterà i Kings per cercare di rialzare la testa dopo la sconfitta di questa notte.
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