Gli Atlanta Hawks hanno dato una svolta alla loro stagione da quando Nate McMillan è stato promosso head coach ad interim. Con lui in panchina, Atlanta ha un record di 9-2, aggiornato dopo la convincente vittoria 124-108 raccolta stanotte sul campo dei Golden State Warriors.
Il rientro in rotazione di alcuni grandi scorer acquistati in estate, Gallinari e Bogdanovic su tutti, hanno di certo aiutato questa risalita, anche se coach McMillan individua nella difesa la chiave dei loro successi recenti:
“Quando abbiamo avuto dei matchup favorevoli abbiamo attaccato il ferro con aggressività e pazienza. La prima cosa però era riorganizzare la nostra intensità difensiva in questa partita, e credo ci siamo riusciti fin dal primo quarto. Grazie alla nostra difesa siamo stati in grado di segnare dei canestri facili in transizione […] in generale credo la nostra difesa sia stata molto solida stanotte. Non ci siamo accontentati di rimanere sul perimetro attaccando invece l’area avversaria. È lì che abbiamo vinto la partita”
60 i punti nel pitturato di Golden State per i ragazzi di coach McMillan, molti dei quali convertiti da quel John Collins che molti insider davano in partenza.
“Tutto può succedere entro la trade deadline. Per giocatori e i coach è tutto molto stressante, solo dopo il termine del mercato uno può davvero essere sicuro di dove finirà la stagione. Ora ci si può rilassare, e questo riguarda anche John”
Teso o meno, John Collins ha rispedito ai mittenti le indiscrezioni della recente finestra di mercato con una prestazione notevole: 38 punti e 12 rimbalzi per lui, in una notte in cui la stella di Trae Young ha brillato di meno (21 punti per lui ma 6/14 dal campo).
Per gli Warriors da segnalare i 29 punti di Andrew Wiggins e i 10 in 25 minuti di Nico Mannion.
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