In uno degli ultimi scambi prima della chiusura del mercato JJ Redick è stato spedito insieme a Nicolò Melli ai Dallas Mavericks in cambio di James Johnson ed una seconda scelta del prossimo Draft. Ed ora che si trova lontano dalla franchigia della Louisiana, la guardia ne ha approfittato per togliersi qualche sassolino dalle scarpe nei confronti di David Griffin.
Nel suo podcast OldManAndThree infatti, JJ Redick avrebbe rivelato alcuni retroscena della trade che lo ha portato in Texas, incluso alcuni dettagli poco lusinghieri sul front office dei Pelicans. Di seguito, alcuni estratti:
“Non credo che come giocatore tu possa dare fiducia a quella dirigenza, obiettivamente parlando. Non è un opinione, le cose stanno così. Non credo che quello che è successo a me sia un incidente isolato”
JJ Redick si sta riferendo alla recente trade che lo ha coinvolto e di come David Griffin, GM dei Pelicans, abbia gestito lo scambio. Secondo quanto confessato da JJ stesso, il giocatore aveva richiesto una trade già a novembre 2020, momento in cui Jrue Holiday veniva mandato a Milwaukee. A quel punto Griffin gli disse avrebbe fatto il possibile per accontentarlo, salvo poi ritrattare il tutto e scambiarlo solo quattro mesi dopo a Dallas, senza consultarlo. Redick aveva richiesto una trade direzione Brooklyn, per avere la possibilità di essere più vicino alla famiglia.
“Capisco che ogni franchigia agisca secondo i propri interessi, certo. Onestamente forse sono stato troppo ingenuo nel pensare le cose potessero andare bene. È 15 anni che sono nella lega. Ma per quanto riguarda questa dirigenza, io ed i miei agenti non ci fideremo più a lavorare con loro. Griffin non è stato un uomo di parola”
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