Dopo essere stato tra i possibili pezzi pregiati del mercato NBA, prima della trade deadline, Kyle Lowry è rimasto a Toronto, nella città che lo ha reso grande. Il front office dei Raptors infatti ha giudicato non sufficienti le offerte arrivate per il capitano della squadra, legato nel profondo alla franchigia canadese.
Non un bel periodo per il sei volte All-Star, che si è probabilmente visto lontano dalla sua città, immaginandosi con molteplici casacche diverse addosso, mentre aspettava novità dal mercato. Adesso dovrà rimanere fuori per circa quattro partite, saltando le sfide in programma con Warriors, Wizards, Bulls e Los Angeles Lakers, una delle squadre più decise sulle sue tracce fino alla deadline della scorsa settimana.
La causa dell’assenza è un problema al piede destro, probabilmente un’infezione che lo ha già portato a saltare la gara disputata contro gli Oklahoma City Thunder. Lowry stava viaggiando ad una media di 17 punti, 7.3 assist e 5.4 rimbalzi a partita e il coach dei Raptors, Nick Nurse, ha ammesso quanto la sua assenza pesi molto alla squadra.
“Beh, a quanto pare le cose non stanno girando così bene per noi.”
I Raptors hanno dovuto fare a meno anche di Patrick McCaw, Jalen Harris, DeAndre’ Bembry e Paul Watson nella partita con i Thunder, finita con l’ennesima sconfitta in una stagione finora da dimenticare.
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