Due giorni ieri vi avevamo raccontato del problema occorso all’aereo che trasportava gli Utah Jazz a Memphis per la sfida con i Grizzlies. Il volo di linea aveva avuto un impatto con uno stormo di uccelli, causando un problema al motore e costringendo a un atterraggio di emergenza. Ieri, dopo la vittoria contro i Grizzlies, i giocatori hanno confessato le proprie paure. Il primo a parlare è stato il sesto uomo Jordan Clarkson, che ha detto:
“C’è stato un momento durante il volo in cui ci siamo detti: ‘Questa potrebbe essere la fine’. È stata una situazione pazza e terribile da vivere. Capisco benissimo perché Don [Donovan Mitchell, N.d.R.] non è sceso in campo oggi”
La stella dei Jazz infatti ha saltato la sfida di stanotte con i Grizzlies per motivi personali a seguito del problema del volo. Mitchell, che aveva già parlato della sua paura di volare in passato, non è salito sul volo, partito qualche ora dopo l’atterraggio di emergenza, che ha portato i suoi compagni a Memphis. Anche Mike Conley, protagonista insieme a Clarkson della vittoria contro i Grizzlies, ha commentato la brutta esperienza vissuta:
“Per dieci o quindici minuti penso che tutti noi ci siamo chiesti se saremmo riusciti ad essere qui oggi. Questo spiega bene quanto fosse complessa la situazione per noi. Non posso parlare a nome di ognuno, ma so che molti di noi stavano provando a scrivere alle proprie famiglie, nel caso in cui, sai… Era quel tipo di situazione. Per cinque o dieci minuti abbiamo davvero avuto paura di non farcela”
Per fortuna è andato tutto bene, e i Jazz sono riusciti ad essere in campo stanotte. Il prossimo impegno per la compagine dello Utah sarà sabato a Salt Lake City contro i Bulls.
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