Due settimane fa la NBA aveva comunicato la conclusione dell’indagine a carico di Dennis Lindsey dopo la denuncia resa pubblica, per commenti a sfondo razziale, da parte di Elijah Milsap, tesserato Jazz all’epoca dei fatti (2015). Nonostante l’archiviazione formale, il giocatore mantiene ferma la propria posizione e non ritira le accuse a carico del dirigente GM. Millsap ne ha parlato con David Aldridge di The Athletic. Riportiamo un estratto della conversazione telefonica:
“È una questione che definirei di tempismo divino, quando in sostanza si sa che quella è la cosa giusta da fare, al momento opportuno. Sono pronto a liberarmi da tutto ciò e ad accettarne le conseguenze. Ritenevo fosse il momento adatto [per denunciare]. Per come è fatta l’America oggi, siamo sottoposti a classificazione e divisi in classi di persone. C’è il giusto e lo sbagliato. Se dunque non mi esponessi dicendo che quell’atteggiamento era sbagliato, è come se implicitamente fossi dalla loro parte. So che devo conviverci, con la mia storia voglio aiutare questo Paese a progredire. Con tutti i mezzi. Se dovesse costarmi la carriera, che così sia. […] [Lindsey?] La gente non è solita ammettere di aver fatto o detto determinate cose.”
Elijah Millsap ha dichiarato di aver discusso con l’associazione giocatori NBA della possibilità di obbligare le squadre a registrare le exit interview di fine stagione, così da fugare ogni dubbio togliendo ambiguità.
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