I Sacramento Kings continuano a cavalcare l’onda delle cryptovalute. Dopo essere stata, lo scorso anno, la prima franchigia a lanciare un’app basata su blockchain per partecipare ad aste di oggettistica sportiva, i Kings hanno deciso di dare la possibilità ai propri dipendenti (giocatori compresi) di essere pagati in bitcoin. La notizia circolava da settimane sul web ma è stata ufficializzata solo ieri dal proprietario Vivek Ranadive.
Secondo Coindesk, questa mossa renderà i Kings la prima grande franchigia sportiva a lanciare un’opzione simile di pagamento.
Come detto in apertura, il rapporto tra la franchigia californiana e i bitcoin però non è recente. Già nel 2014 infatti, Ranadive aveva già deciso di accettare il pagamento in bitcoin per l’acquisto di biglietti o di merchandising all’interno dell’arena. Una mossa questa, che è stata “copiata” da Mark Cuban e dai Dallas Mavericks. Anche i texani infatti, a partire dallo scorso marzo, hanno annunciato che accetteranno i Dogecoin come pagamento per biglietti e prodotti ufficiali della franchigia.
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