(15-36) Detroit Pistons 132-108 Oklahoma City Thunder (20-30)
Dopo aver perso di 44 punti contro i Knicks, per Detroit era importante rispondere sul campo nella maniera più adatta. La vittoria contro OKC è stata da questo punto di vista particolarmente soddisfacente per coach Casey, che ha visto i suoi concludere la partita col 52% dal campo.
La partita viene subito pesantemente indirizzata e acquisisce molto presto la piega che poi la caratterizzerà per tutta la partita. Nel secondo quarto Detroit è già avanti 42-19, che a metà gara diventa 58-47. Jerami Grant è già a quota 13 punti. Dopo aver subito il mini-parziale favorevole ad OKC, Detroit rimette le cose in chiaro nel terzo quarto, portandosi sul 93-77 all’inizio del quarto periodo. Chiusa definitivamente la pratica, i Pistons amministrano nell’ultimo periodo, toccando anche il +27 nel punteggio.
(18-32) Cleveland Cavaliers 125-101 San Antonio Spurs (24-24)
Crollati dal settimo al nono posto della Western Conference, gli Spurs sembrano aver dimenticato la positività che invece era stata ritrovata ad inizio anno. Invece, contro la coppia Sexton-Garland, i texani crollano senza opporre resistenza. Così il secondo piazza 37 punti, massimo in carriera, e i Cavaliers asfaltano San Antonio.
L’inizio è comunque favorevole agli Spurs, che guidano la partita di 8 punti. Un vantaggio che però viene subito fagocitato dagli avversari, trascinati dal rookie. Cleveland cancella lo svantaggio e a sua volta costruisce un parziale che gli dà 13 punti di vantaggio nel secondo quarto. Da questo momento in poi i Cavaliers non si guardano più indietro: Garland è in estrema fiducia e continua a segnare, mentre i compagni lo cercano. La leadership aumenta sempre di più e arriva a 32 punti nella seconda metà di gara. sul 107-83 per i Cavs, San Antonio si arrende e svuota la panchina.
(35-14) Phoenix Suns 133-130 Houston Rockets (13-37)
Sesta vittoria di fila e secondo posto nella Western Conference consolidato. I Phoenix Suns continuano la loro straordinaria stagione e vincono ancora, stavolta sul campo dei non irreprensibili Rockets, che pur riescono ad offrire agli avversari un’ottima battaglia.
C’è infatti bisogno dei migliori Booker e Ayton per vincere la partita: il primo segna 36 punti, di cui 18 nel quarto periodo, il secondo piazza una doppia-doppia da 27 punti e 11 rimbalzi. I Rockets, dal canto loro, non stanno a guardare. Wood con 23 punti e Olynyk con 21, insieme ai 20 di Porter Jr, danno del filo da torcere ai ragazzi di Monty Williams, combattendo fino all’ultimo.
Dopo aver segnato 12 triple nella prima metà di gara, i Suns guidano 70-60. Dopo tre quarti, il punteggio è di 101-92. A questo punto Houston piazza un parziale di 9-0 e pareggia la gara. Phoenix però risponde senza farsi scoraggiare e a un minuto dalla fine ritorna avanti di 9 lunghezze. Tate e Olynyk segnano due triple consecutive, e i tiri liberi di Wood mandano i Rockets nuovamente a -1 a 3.5 secondi dal termine. Booker segna i due tiri liberi e la difesa dei Suns, nell’ultimo possesso, rovina la rimessa dei Rockets.