I Boston Celtics continuano ad essere in crisi d’identità su entrambi i lati del campo, senza alcun apparente segnale di ripresa. Dopo la sconfitta per 96-106 contro i Philadelphia 76ers, coach Brad Stevens si è visto costretto ad evidenziare nuovamente le lacune della sua squadra.
Intervistato da NBC Sports Boston nel postpartita, l’allenatore dei Celtics ha ammesso le colpe dei suoi, imputando la sconfitta ad un eccessivo ricorso all’isolamento e a diverse difficoltà nel marcare Joel Embiid:
“Rob[ert Williams] ha perso due volte palla all’inizio cercando di passarla a Tatum, e da quel momento penso che non abbiamo servito i nostri big abbastanza. Detto questo, bisogna dire che abbiamo dovuto usare delle lineup particolari a causa dei problemi che abbiamo avuto con i falli e del dominio di Joel Embiid.”
“Tuttavia, dobbiamo lavorare meglio nel muoverci, tagliare e arrivare a tiri migliori. Non si possono battere in isolamento. E sono degli ottimi difensori nel pick-n-roll, sono molto lunghi e ti inseguono oltre i blocchi. Embiid è ottimo nel pick-n-roll, penso che diversi giocatori sbaglino nell’attaccarlo così.”
“Dobbiamo solo attaccarli meglio. Non siamo stati in grado di fermare Embiid, dobbiamo trovare un modo per migliorare.”
Indipendentemente dalle parole di Stevens, l’aria a Boston è molto pesante e non sarebbe folle aspettarsi cambiamenti futuri da parte del GM Danny Ainge. Attualmente i Celtics si trovano in ottava posizione ad Est con un record di 25-26.
Leggi anche:
NBA, Paul Pierce licenziato da ESPN
Mercato NBA, McLemore firma con i Los Angeles Lakers
NBA, Isaiah Thomas: “Sono pronto fisicamente e mentalmente”