Sfida emozionante quella andata in scena nella notte tra Utah Jazz e Phoenix Suns. La partita è stata vinta dai secondi (117 a 113), dopo un overtime, forzato da Donovan Mitchell con una tripla a 10 secondi dallo scadere. Lo stesso Mitchell ha messo a segno 41 punti in totale, risultando il miglior marcatore della gara. Un losing effort al quale il giocatore non dà troppo peso, come dichiarato dopo la partita:
“Alla fine, si tratta di basket al livello Playoff. Dobbiamo solo continuare a lottare.”
La difesa dei Phoenix Suns ha messo in grossa difficoltà gli Utah Jazz. Le percentuali dall’arco sono crollate (25%, ndr), rendendo necessario un eccessivo uso degli isolamenti di Mitchell, a discapito della circolazione di palla che è uno dei marchi di fabbrica vincenti di questi Jazz. Lo stesso coach Quin Snyder ha dichiarato:
“Non siamo scesi in campo aggressivi come dovevamo, non solo palla in mano, ma anche nella corsa e nelle spaziature. Non abbiamo attaccato. Hanno dettato legge dal punto di vista difensivo. Sono una buona squadra difensiva e noi non eravamo così ben preparati per attaccarli.
Certamente guarderemo questa partita e prenderemo alcune grandi immagini da analizzare, così come le piccole cose nelle varie giocate. E’ una buona cosa giocare partite come questa. Ovviamente speriamo che girino al contrario, ma queste sono il tipo di partita che si desidera giocare. Si vuole percepire cosa significa giocarle e vuoi mettere in campo quello che serve per vincerle.”
C’è sempre meno distanza tra Utah Jazz e Phoenix Suns. I primi, ancora in vetta alla Western Conference, hanno ormai solo una partita e mezza di vantaggio sugli inseguitori. I Jazz hanno ora un record di 38 vittorie e 13 sconfitte, i Phoenix Suns sono invece a quota 36 vittorie e 14 sconfitte.
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