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Corner Three #5: Top e Flop della settimana NBA

Il cinema NBA non si ferma un attimo: tra trailer attesissimi, finali a sorpresa e performance da Oscar, il meglio deve ancora arrivare. Un recap agile nel nuovo appuntamento domenicale che vi accompagnerà in questa seconda parte di stagione, fino alla postseason. Corner Three, tre momenti top e altrettanti flop dagli ultimi sette giorni.

 

Top

Chris Paul’s secret stuff

L’attesa sta per terminare. A 25 anni dall’uscita cinematografica di Space Jam, noi amanti della pallacanestro siamo tuttora grati a Michael Jordan per aver salvato i Looney Toons da una vita di schiavitù in un parco di divertimenti alieno. E ora che abbiamo una data per l’uscita nelle sale del nuovo capitolo con protagonista LeBron James, l’entusiasmo è alle stelle. A quanto pare hype condiviso anche da alcune star NBA.

Eccezionale infatti la chicca rubata alla panchina Suns nella sfida di mercoledì notte tra Phoenix e Utah, due delle migliori squadre stagionali della Western Conference: Chris Paul è stato ripreso dalle telecamere presenti a sorseggiare da una particolarissima borraccia, la stessa che Jordan condivise con Bugs, Taz e gli altri nel film, momento topico per la vittoria finale della Toon Squad. Magata pubblicitaria o elisir energetico comprovato? Beh, i Suns finiranno per vincere la partita, quindi…

 

I nuovi, soliti, Denver Nuggets

Strano a dirsi, ma sulle vette del Colorado fa molto, molto caldo. I Denver Nuggets dal 25 marzo, giorno della trade deadline, sono infatti la squadra più hot della lega, forti delle loro nove vittorie consecutive ed un sistema di gioco che sembra non aver falle. Anzi. Oltre alla mortifera combo Jokic-Murray che da anni a questa parte mette in seria difficoltà le difese NBA. Da questa stagione la compagine di coach Mike Malone ha potuto aggiungere altre frecce alla propria faretra: non a caso il grande momento Nuggets è coinciso con l’arrivo di Aaron Gordon e il suo inserimento nello starting five, con compiti ben diversi da quelli ricoperti a Orlando. Non più hero ball e creazione per gli altri, ora è lui il destinatario dei passaggi finali della propria squadra. La squadra sembra trarre grossi benefici.

Dal giorno della trade deadline, la line-up Jokic-Gordon-Barton-Murray-Porter JR ha un plus/minus di +61 in 90 minuti di utilizzo, nettamente il miglior dato NBA. Nello stesso periodo, 135.1 punti realizzati su 100 possessi e solo 102.3 subiti. Il primo posto ad Ovest non è poi così lontano.

 

L’infinito Pau Gasol

Dolcissima notizia per tutti i romantici del Basket, NBA e non. A due anni dalla sua ultima partita ufficiale in maglia Milwaukee Bucks, Pau Gasol è tornato in campo, proprio lì dove tutto iniziò. Il 40enne due volte campione NBA coi Los Angeles Lakers ha infatti esordito col Barcellona, il club nel quale cominciò la sua carriera da pro, nella sfida di Euroleague contro il Bayern Monaco di venerdì. Lo spagnolo non giocava dal 2019 a causa di un fastidioso infortunio al piede.

Per Pau nove punti in 13 minuti, una più che discreta mobilità sul parquet, ma soprattutto la consapevolezza di poter dare ancora tanto al basket mondiale.

 

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Pubblicato da
Gabriele Gramantieri

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