(29-25) Atlanta Hawks 105 – 101 Charlotte Hornets (27-25)
Il tradizionale riassunto delle gare della notte si apre con il matinée dello Spectrum Center di Charlotte, dove i padroni di casa, privi dei lungodegenti Hayward e Ball, soccombono dinanzi ai decisamente più pimpanti Hawks di coach McMillan.
Sono proprio gli ospiti a dare il primo scossone al match, mettendo in scena un monologo che dalla palla a due ai successivi 12 minuti di gioco consente ad Atlanta di guadagnare anche 16 punti di vantaggio sulla concorrenza.
Charlotte, però, non si abbatte, e dopo aver ridotto lo svantaggio a 7 lunghezze prima dell’intervallo lungo (52-45) passa addirittura in vantaggio mettendo la freccia al termine di una strepitosa terza frazione.
Con i padroni di casa avanti di due punti, nell’ultimo periodo va in scena un testa a testa deciso dalle triple di Bogdanovic e Williams, che ricacciano indietro gli avversari dopo che gli Hornets si erano portati addirittura sul +10 a metà quarto.
Successo e quarto posto ad est – giusto un gradino sopra a Charlotte – per Atlanta, che ringrazia i 32 punti di Bogdanovic e il 20+15 di Clint Capela. Dall’altra parte, Miles Bridges porta a casa 23 punti, 7 rimbalzi e il poster dell’anno, ma non basta a evitare la decima sconfitta casalinga.
(22-30) Chicago Bulls 117 – 121 Minnesota Timberwolves (14-40)
Due sere dopo la straordinaria performance da 50 punti, Zach LaVine sposta ulteriormente verso l’alto l’asticella della difficoltà realizzando 21 dei suoi 30 punti complessivi nel secondo tempo nel tentativo di rimettere in discussione il match del Target Center contro dei Timberwolves più vivaci del solito.
Anche stavolta, però, l’impresa si rivela fuori portata per questi Bulls, che nei primi 24 di gioco incassano dalla coppia Russell-Towns uno svantaggio in doppia cifra – a metà gara il tabellone recita 55-66 – che neppure l’ennesima prova da trascinatore dell’ex di turno riesce a colmare una volta rientrati sul parquet dopo l’intervallo lungo, nonostante in più di un’occasione i ragazzi di coach Donovan si siano ritrovati a -1 dagli avversari.
A rispondere colpo su colpo alle offensive di LaVine, infatti, hanno pensato Towns e Russell appunto, autori di 27 punti a testa, con KAT che sfiora la tripla doppia con i suoi 12 rimbalzi e 8 assist.
(24-29) New Orleans Pelicans 116 – 109 Cleveland Cavaliers (19-34)
E’ un super Zion Williamson quello che si presenta alla Rocket Mortgage FieldHouse di Cleveland per avere la meglio, senza troppa pietà, con dei padroni di casa alle prese con gli infortuni dei vari Sexton, Garland, Allen e Nance.
Eppure, nella prima parte di gara le cose non si erano messe poi così bene per gli ospiti, almeno a giudicare dal -10 incassato nella prima frazione per mano di una squadra che, appena 24 ore fa, nei primi due quarti contro i Raptors aveva concesso la bellezza di 87 punti.
La musica sembra essere cambiata per Love e compagni, ma purtroppo è solo un’impressione: nell’ultima frazione, infatti, sono gli ospiti a salire in cattedra sfruttando la verve della loro giovane stella e di Brandon Ingram, che con i suoi 27 punti e 8 assist fa la sua parte nella rimonta vincente dei Pelicans.
A fine gara fanno 38 punti, 9 rimbalzi e 4 assist per Zion, mentre dall’altra parte spicca il career-high da 21 punti di Dean Wade e i 19 punti a testa messi a segno da Love e Okoro.