(20-34) Oklahoma City Thunder 96-106 Utah Jazz (41-14)
Leader in NBA contro squadra in rebuilding. Utah-OKC è una di quelle partite che hanno ben poco da dire, visto l’enorme divario tecnico che separa le due squadre. Ma nonostante ciò, la partita risulta molto più interessante di quello che i pronostici del caso avrebbero potuto dire.
I Jazz devono fare i conti con le assenze di Ingles, O’Neale e Clarkson. Nella prima metà di gara, il risultato è in totale equilibrio. Grande merito è da dare a Luguentz Dort, che nel solo primo quarto segna 18 punti. Tantissimo, per qualcuno che nasce come specialista difensivo. Alla ripresa delle ostilità, però, i Jazz piazzano un parziale di 12-0 che li fa allungare nel punteggio. Utah non si guarda più indietro e allunga ulteriormente, fino a toccare i 25 punti di vantaggio. OKC non può che arrendersi, nonostante l’incredibile prestazione da 42 punti complessivi di Dort, nota lietissima. Solo nel finale, a partita già chiusa, i Thunder tornano sotto la doppia cifra di svantaggio.
(28-26) Miami Heat 86-106 Phoenix Suns (39-15)
Booker: 12 punti. Paul: 5 punti e 9 assist. Cifre molto inferiori rispetto agli standard quali le stelle di Phoenix ci hanno abituato in quest’ultima stagione. Come si spiega allora la larga vittoria dei Suns? Il motivo è presto detto: la panchina. Le riserve di Phoenix giocano una super-partita, segnando complessivamente 65 punti. Una cifra enorme, più della metà dei punti di squadra.
Quattro riserve vanno in doppia cifra: Cam Johnson, Payne, Craig e Saric. Più 9 punti di Jevon Carter. Dopo un primo quarto controllato dagli Heat sul 34-26, i Suns ritornano in partita e pareggiano a quota 42. A metà gara, il punteggio recita 56-50. La partita svolta nel terzo quarto, quando le riserve di Phoenix la decidono. Payne segna il canestro dell’83-72 con cui i Suns entrano nell’ultimo periodo. Miami tira molto male, soprattutto da 3 punti, e poco può contro la serata super delle riserve avversarie.
(29-26) Boston Celtics 116-115 Portland Trail Blazers (31-23)
Super partita tra Boston e Portland, una di quelle sfide accese fino all’ultimo e decise dalle giocate dei campioni. Ed è infatti proprio Jayson Tatum a segnare il canestro decisivo per chiudere la partita.
A partire meglio sono i Blazers, che nel corso del primo quarto portano il punteggio sul 37-28 dopo la tripla di Carmelo Anthony. Boston non si fa scivolare via dalle mani la partita e più tardi, nel secondo quarto, impatta a quota 47 con la tripla di Tatum. La leadership aumenta e i Celtics vanno sul 55-49 con un’altra tripla di Smart. A metà gara controlla però Portland, avanti 60-57.
Il terzo quarto è una vera battaglia: Tatum porta Boston sull’82-80 con la tripla, ma il jumper di Carmelo Anthony prima e la schiacciata di Kanter poi ribaltano ancora una volta il punteggio. I Celtics però si riprendono un’altra volta la testa della partita e iniziano l’ultimo quarto sul 92-87.
Nel quarto periodo Tatum prova a far scappare i suoi, ma Carmelo non lo permette. Un’altra tripla di Walker, a 5 minuti dal termine, può essere lo strappo decisivo.
Ma ancora una volta Lillard tiene attaccati i suoi con una tripla. Prima McCollum e i liberi di Lillard fanno -1, poi Williams riporta Boston sul +3 e infine la tripla di Lillard pareggia finalmente i conti. Williams si ripete, ma McCollum segna un’altra tripla per il +1 Portland.
Due tiri liberi prima e una tripla in step-back poi: è quindi Jayson Tatum a segnare i canestri decisivi. Portland ha un’ultima occasione con Powell, che riapre i giochi con la tripla, ma è troppo tardi.