Primo Piano

I 5+1 momenti top della carriera di LaMarcus Aldridge

LaMarcus Aldridge ha improvvisamente annunciato il proprio ritiro dalla pallacanestro professionistica nella giornata di ieri, rivelando di aver giocato la sua ultima partita con una preoccupante aritmia. Il nativo del Texas lascia dunque la NBA dopo quindici stagioni, nelle quali è stato insignito di sette convocazioni all’All Star Game e cinque onorificenze All-NBA. Lungo dotato di grande tecnica ed intelligenza cestistica, Aldridge ha sempre dato prova di come un sapiente uso dei fondamentali possa sopperire ad un atletismo di normale entità. Di seguito, sei momenti indimenticabili della sua carriera.

 

6. Il Game-Winner contro i Dallas Mavericks

Il 29 gennaio 2013 andò in scena un pirotecnico confronto tra i Portland Trail-Blazers ed i Dallas Mavericks, capace di infiammare il Moda Center. A 4.5 secondi dalla sirena finale, Aldridge pareggiò l’incontro a quota 104, grazie ad una tripla dall’angolo, la prima della sua stagione, segnata sulla testa di Shawn Marion. Successivamente, dopo aver ricevuto spalle a canestro il pallone decisivo, segnò, buttandosi indietro, un jumper reso semi-impossibile dalla marcatura protesa di Brandan Wright. 106-104 a vantaggio dei padroni di casa, meritevoli di aver reso leggendaria un’apparentemente anonima partita di stagione regolare.

 

5. La notte dei 46 punti contro Houston

Aldridge arrivò ai Playoff 2014 dopo aver disputato la miglior stagione regolare della sua carriera. Egli aveva infatti mantenuto una media di 23.2 punti e 11.1 rimbalzi a partita, minacciando di implementare tali statistiche sin dal primo turno, nel quale i suoi Portland Trail-Blazers furono impegnati contro i Rockets del duo Harden-Howard. Proprio in Gara 1, LA sfornò una prestazione eccellente: 46 punti e 18 rimbalzi, scherzando letteralmente con la marcatura di Dwight Howard. Portland trionfò 122-120, assicurandosi il primo vantaggio di una serie che avrebbe poi vinto alla sesta partita, grazie alla tripla da cineteca che Lillard segnò in faccia a Parsons.  Nessun Blazer aveva mai segnato più di 46 punti in un singolo incontro di post-season e questo record perdurò sino alla stagione 2019, quando proprio Damian Lillard realizzò 50 punti contro OKC.

 

4. La duplice prova di forza contro i Thunder

Dopo aver distrutto 4-0 i Memphis Grizzlies al primo turno dei Playoff 2016, LaMarcus Aldridge, ormai da due stagioni alla corte degli Spurs, dovette affrontare i temutissimi Oklahoma City Thunder di Kevin Durant e Russell Westbrook, considerati dai bookmakers alla stregua dei Golden State Warriors campioni in carica. Le prime due gare del texano sono un autentico trattato di approccio ad una serie eliminatoria: 38 punti al termine della partita d’apertura, 41 a distanza di due sere. Nonostante il fattore campo a favore, San Antonio perse quella serie dopo sei partite, salutando con un’amara sconfitta il ritiro di Tim Duncan.

 

3. Aldridge contro Houston: la storia si ripete

Le semifinali della Western Conference 2017 furono la cornice ideale per ospitare un derby texano così rifornito di talento. Dopo cinque gare, gli Spurs portarono il parziale della serie contro Houston sul 3-2, con l’opportunità di porre fine alle ostilità in casa degli avversari. San Antonio approdò al Toyota Center senza Tony Parker e Kawhi Leonard, fermati in via precauzionale dal responso dello staff medico.

Tuttavia, il numero 12 di Popovich non sembrò accusare troppo la mancanza delle altre stelle. Aldridge, grazie ad una prestazione da 34 punti e 12 rimbalzi, capitanò un’autentica mattanza: 114- 75 per i nero-argento. L’approdo alle finali di conference rappresenta il punto più vicino al titolo NBA mai raggiunto da LA in carriera.

 

2. Career High contro i Thunder

Al termine di un’agonica battaglia terminata al secondo supplementare con la vittoria degli Spurs, impostisi 154-147 sui Thunder, la sera del 10 gennaio 2019 è senz’altro rimasta scolpita nella memoria a lungo termine di LaMarcus Aldridge. Il lungo texano ha infatti fatto registrare il suo massimo in carriera in termini di punti, 56, conditi per l’occasione anche da 9 rimbalzi e 4 stoppate. Segnando venti tiri dal campo e sedici tiri liberi su altrettanti tentati, questa prova balistica rimarrà l’unico “cinquantello” della carriera del giocatore.

 

1. Eruzione a Beantown

A distanza di due soli mesi dal suo massimo in carriera, nel marzo del 2019 Aldridge segnò 48 punti al Boston Garden, aiutando gli Spurs ad affermarsi sui Celtics. Dal momento che l’incontro non si risolse ai tempi supplementari, questa rimane la miglior prestazione di sempre del lungo nell’arco di 48 minuti.

 

Leggi anche:

NBA, Toscano-Anderson: “E’ stata una serata speciale”

Mercato NBA, Orlando rifirma l’MVP della finale G League

NBA, Shaq sul fattore campo per i Lakers: “Non ne hanno bisogno”

 

 

Share
Pubblicato da
Alessandro Valz

Recent Posts

Bronny James pronto a brillare alla G-League Winter Showcase

Il figlio di LeBron pronto a dimostrare di poter eccellere nella lega di sviluppo

fa 9 ore

NBA, Dennis Schroder si presenta ai Golden State Warriors: “Felice di essere qui”

Il tedesco pronto a rappresentare una soluzione alternativa a Stephen Curry

fa 9 ore

NBA, Adam Silver riflette sull’uso crescente del tiro da tre punti

Il commissioner vorrebbe correre ai ripari dopo l'utilizzo frequente delle triple

fa 9 ore

NBA Cup 2024, Damian Lillard festeggia il suo primo titolo: “Vincere di squadra è fantastico”

Il play può festeggiare il primo titolo NBA Cup, in attesa di provare a conquistare…

fa 11 ore

I Milwaukee Bucks vincono la NBA Cup 2024 piegando gli Oklahoma City Thunder

I Bucks festeggiano la prima NBA Cup della storia

fa 11 ore