(30-27) New York Knicks 117 – 109 Dallas Mavericks (30-25)
L’aria di casa fa decisamente bene a Julius Randle, che in quel di Dallas mette a referto 44 punti nella vittoria – la quinta consecutiva, miglior striscia positiva degli ultimi sette anni – esterna dei suoi Knicks sui Mavericks di coach Carlisle.
Guidati dalla verve del proprio numero 30, gli ospiti si impongono sin dalla prima palla a due, guadagnando nove lunghezze di margine utili a gestire il risultato nel prosieguo del match, nonostante i diversi – ma mai realmente convincenti – tentativi di rimonta dei padroni di casa.
22 punti e 19 assist – career-high eguagliato – per Luka Doncic, con Kristaps Porzingis che a sua volta ne mette 23 con 12 rimbalzi: niente da fare però, stavolta non c’è magia di Doncic che tenga.
(36-20) Denver Nuggets 128 – 99 Houston Rockets (14-42)
Tutto facile per i Nuggets al Toyota Center di Houston, dove agli ospiti basta azionare il pilota automatico per avere la meglio sui ben meno quotati padroni di casa.
Già a metà gara il tabellone sembra sorridere con una certa convinzione ai ragazzi di Michael Malone, che rientrano negli spogliatoi su un confortante 69-49: un ottimo gap di 20 punti, quanto basta per limitarsi a gestire il vantaggio fino alla sirena conclusiva.
Protagonista assoluto – e non poteva essere altrimenti – Nikola Jokic con i suoi 29 punti, 16 rimbalzi e 7 assist, coadiuvato da un buon Porter Jr. da 21 punti; 21 punti, dall’altra parte, anche per Jae’Sean Tate, mentre Kelly Olynyk offre 23 punti e 6 rimbalzi alla sfortunata causa dei Rockets.
(27-28) Charlotte Hornets 115 – 130 Brookyln Nets (38-18)
Pioggia di triple al Barclays Center su degli incerottatissimi Hornets, che privi di cinque dei sei migliori scorer a roster fanno il possibile per limitare i danni senza però uscire indenni dallo scontro con una delle più serie pretendenti alla Eastern Conference.
Senza i vari Ball, Graham, Hayward, Monk – e la lista potrebbe essere anche più lunga – Charlotte prova comunque a dire la sua in avvio di gara, rifilando un parziale di 35-29 a fine primo quarto che lascia sorprendentemente ben sperare in vista del resto della gara.
In realtà, però, si tratta solo del classico fuoco di paglia: prima dell’intervallo lungo i padroni di casa ristabiliscono la parità (71-71), venendo poi fuori una volta per tutte al rientro dagli spogliatoi e affondando definitivamente le velleità degli ospiti.
25 punti e 11 assist per Kevin Durant, mattatore assoluto dei suoi, con Joe Harris che ci mette del suo con 26 punti, frutto di un 6-9 dalla lunga distanza – 21 su 41 invece l’ottimo bilancio complessivo dei Nets dall’arco. Tra le fila degli Hornets, invece, spiccano i 33 punti e 9 rimbalzi di Miles Bridges e il 27-6-10 messo a referto da Terry Rozier, entrambi costretti inutilmente agli straordinari.