La stagione NBA 2020-21, lo sappiamo bene, è stata piena di complicazioni dovute ad un calendario ristretto a causa della pandemia da Coronavirus che ha peraltro costretto al rinvio in extremis di diverse partite. Sull’argomento è intervenuto anche Fred VanVleet, playmaker dei Toronto Raptors, il quale ai microfoni dei giornalisti ha fornito una valutazione sincera della sua esperienza fino ad ora:
“Ci sono stati certamente tanti alti e bassi in questa stagione… più di quanto io abbia mai sperimentato in vita mia. Voglio dire, ad essere onesti questo è probabilmente l’anno più strano e anomalo in cui giocare basket.”
VanVleet ritiene inoltre che il tentativo della lega di salvare le perdite finanziarie causate dalla pandemia abbia oscurato gran parte di questa stagione.
“La NBA è un grande equilibrio tra l’amore e gioia per la pallacanestro mescolata con un’industria che deve produrre miliardi di dollari. E penso che quest’anno il lato dell’industria stia avendo la meglio sul lato più puro di questo sport.”
I Raptors (23-34) sono stati gravemente colpiti dal COVID-19 in questa particolare annata: diversi giocatori e allenatori all’interno dell’organizzazione, tra cui VanVleet, sono risultati positivi al coronavirus poco prima della pausa dell’All-Star Game. La squadra è stata peraltro costretta a giocare le partite casalinghe a Tampa Bay a causa dei stringenti protocolli anti-Covid dettati dal Canada.
VanVleet ha poi chiuso il suo pensiero in questo modo:
“Noi giocatori abbiamo votato per la realizzazione della stagione in corso, nelle modalità concordate con la lega stessa. Quindi siam qui a giocare, motivo per cui non posso lamentarmi, ma posso sottolineare che tutto quello che è successo dall’inizio della stagione ha evidenziato i pro e i contro di una situazione di questo tipo. È stato tutto molto conflittuale in questi termini.”
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