(23-34) Sacramento Kings 121 – 107 Dallas Mavericks (30-26)
Verdetto a sorpresa all’American Airlines Arena di Dallas, dove i padroni di casa si fanno superare da dei Kings evidentemente desiderosi di scrollarsi di dosso la poco lusinghiera striscia di nove sconfitte di fila collezionata fin qui.
Dopo un primo quarto equilibrato (22-20), tra il secondo e il terzo periodo i ragazzi di Luke Walton gettano le basi per il colpo esterno, arrivando a veleggiare su un rassicurante +21 che i padroni di casa riusciranno a ritoccare solo parzialmente nel finale di gara.
A tre minuti e mezzo dal termine, infatti, Sacramento si ritrova a poter contare solo su sei lunghezze di vantaggio, ma nonostante un eroico Luka Doncic – che realizza 22 dei suoi 37 punti complessivi nell’ultima frazione – i padroni di casa non riescono ad avvicinarsi in maniera decisiva agli avversari, che chiudono il match senza mai essere stati in svantaggio.
30 punti e 12 rimbalzi per De’Aaron Fox, con Harrison Barnes che dal canto suo mette a referto 24 punti; a dare una mano a Doncic ci pensano invece Finney-Smith – 22 punti per lui – e Jalen Brunson con 20 punti dalla panchina, ma stanotte in Texas sono i Kings a festeggiare.
(15-43) Minnesota Timberwolves – Los Angeles Clippers (40-19)
Tutto facile per i ragazzi di coach Lue, che grazie anche al rientro sul parquet di Kawhi Leonard dopo quattro gare di assenza per via di un problema al piede non ci mettono poi molto ad avere la meglio sui derelitti Timberwolves.
Proprio come a Dallas, anche a Los Angeles i primi dodici minuti di gioco sono all’insegna dell’equilibrio (26-29), con i padroni di casa che mettono però le cose in chiaro grazie ai due successivi parziali di 27-43 e 16-32 che non lasciano certo troppi dubbi sul risultato finale del match.
Vista la situazione, Minnesota è costretta a sventolare bandiera bianca per la sesta sconfitta di fila lontano dal Target Center, ma non prima di aver provato a rendere meno amaro il tabellone con una mini-rimonta nell’ultimo quarto.
15 punti, 11 rimbalzi e 8 assist per Leonard, con Paul George che però si prende i riflettori con 23 punti, 7 rimbalzi e 5 assist; dall’altra parte, il migliore dei suoi è l’ormai solito Anthony Edwards, autore di 23 punti e 6 rimbalzi.
(32-24) Portland Trail Blazers 101 – 109 Charlotte Hornets (28-28)
Prezioso successo casalingo per gli Hornets di coach Borrego, che tra le mura amiche dello Spectrum Center tornano alla vittoria dopo quattro gare di astinenza superando dei Blazers ancora orfani di Damian Lillard.
L’ingrediente segreto della serata di Charlotte sta tutto nello strepitoso primo quarto dei padroni di casa, capaci di chiudere i primi dodici minuti su un 24-44 che la dice lunga sull’approccio di Portland alla gara.
Di lì in poi la strada è tutta in discesa per gli Hornets, che pur concedendosi il lusso di far recuperare un po’ di terreno agli avversari strada facendo riescono comunque a blindare senza troppi affanni una W che vale oro in ottica postseason.
L’eroe della notte porta il nome di Terry Rozier, protagonista assoluto con i suoi 34 punti, 10 assist e 8 rimbalzi, con i 23 punti e 8 rimbalzi di P.J. Washington a dargli una buona mano. Dall’altra parte, prova decisamente vintage per Carmelo Anthony, che con 24 punti in 28 minuti prova a dare la scossa ai suoi dalla panchina, ma senza troppo successo.