(25-32) New Orleans Pelicans 112 – 122 New York Knicks (31-27) [OT]
Seppur all’overtime, al Madison Square Garden di New York i Knicks ingranano la sesta vittoria consecutiva – miglior striscia positiva da sette anni a questa parte – grazie all’ennesima prova superlativa di Julius Randle, protagonista con 33 punti, 10 assist, cinque rimbalzi e altrettanti palloni recuperati in 47 minuti trascorsi sul parquet.
Dopo un primo tempo chiuso sul +5 per i Pelicans, nel secondo periodo i padroni di casa escono allo scoperto con un roboante parziale di 19-36 che lascia ben sperare in vista dei restanti ventiquattro minuti di gioco.
Non sarà così, perché di ritorno in campo dall’intervallo lungo gli ospiti si scatenano e restituiscono il favore ai ragazzi di Tom Thibodeau, pareggiando i conti e tenendo botta fino alla sirena finale.
Si va dunque al supplementare, nel corso del quale, nonostante le buone intenzioni, Williamson e compagni si sciolgono come neve al sole, lasciando campo libero ai padroni di casa per volare verso il successo numero 31 di una stagione sempre più positiva.
Grande prova anche da parte di Derrick Rose, che al di là dei 23 punti firma l’assist della tripla del momentaneo pareggio di Reggie Bullock a 2.3 secondi dalla fine dei tempi regolamentari e porta a casa anche la stoppata decisiva nel possesso successivo.
Tra le fila di New Orleans brilla invece la stella di Zion, i cui 34 punti, 9 rimbalzi e 5 assist non bastano però a evitare la sconfitta.
(38-19) Brooklyn Nets 107 – 109 Miami Heat (29-28)
Pomeriggio da dimenticare in quel di Miami per i Nets, che all’AmericanAirlines Arena si vedono costretti a rinunciare in un solo colpo alla vittoria numero 39 in stagione e al talento di Kevin Durant, uscito nel corso del primo quarto per un problema alla coscia sinistra dopo aver offerto alla causa di Brooklyn 8 punti e un rimbalzo nel giro di quattro minuti.
Perso KD dopo sole cinque gare dal suo rientro in campo – in attesa, ovviamente, di tutti gli accertamenti del caso – e già privi di James Harden, i Nets si rifugiano nei 20 punti e 9 assist complessivi di Kyrie Irving e, un po’ a sorpresa, nei 30 punti in uscita dalla panchina di un insospettabile Landry Shamet, che con la sua verve contribuisce a mantenere la gara in equilibrio.
A metà partita il tabellone è fermo sul 60-64, con Miami che non riesce mai ad andare oltre i 7 punti di scarto dagli avversari. Buon per lo spettacolo, ma non per i Nets, che si ritrovano comunque a inseguire fino al sesto minuto dell’ultimo quarto, quando gli ospiti danno vita a 13 punti consecutivi che li proiettano in testa al match.
La vittoria, però, è troppo importante per Miami in ottica sesto posto ad est, il che spinge i padroni di casa verso una rimonta che si concretizza con il jumper messo a segno a fil di sirena da Bam Adebayo, a coronamento di un decisivo parziale da 10-2.
A fine gara fanno 21 punti, 15 rimbalzi e 5 assist per il numero 13 di Miami, con Goran Dragic che dalla panchina mette a referto 18 punti, 7 assist e 8 rimbalzi.