(24-33) Chicago Bulls 102 – 96 Boston Celtics (31-27)
Boccata d’ossigeno fondamentale in chiave playoff per gli uomini di Billy Donovan, che al TD Garden di Boston colgono un successo fondamentale in grado di rilanciarne le ambizioni in ottica postseason.
Costretti a rinunciare alla presenza offensiva di Zach LaVine, i Bulls si affidano ai 29 punti e 9 rimbalzi di Nikola Vucevic per mettere in fila la seconda vittoria consecutiva e, nonostante un inizio un po’ stentato, con i padroni di casa che prendono un parziale sopravvento chiudendo la prima metà di gara sul +6, sono proprio gli ospiti a piazzare la zampata decisiva grazie a un parziale di 32-18 fatto registrare nel terzo periodo.
Il successo di Chicago si spiega anche con le tante difficoltà al tiro dei Celtics, con Jayson Tatum che nonostante la tripla doppia da 14 punti, 13 rimbalzi e 10 assist realizza solo 3 delle sue 17 conclusioni dal campo, mentre Jaylen Brown fa la sua parte con 23 punti.
(15-43) Houston Rockets 91 – 103 Miami Heat (30-28)
Nessuna sorpresa nel match dell’AmericanAirlines Arena di Miami, dove la squadra di Erik Spoelstra spazza via senza troppi problemi le resistenze dei tutt’altro che arrembanti Rockets di coach Silas.
Eppure, a dispetto dei pronostici, la differenza dei valori in campo non è poi così evidente come sarebbe lecito attendersi: Houston sembra poter reggere l’urto di Miami, chiudendo addirittura il primo tempo in vantaggio sul 55-54.
Al rientro in campo, però, gli Heat si decidono a fare sul serio e schiacciano una volta per tutte le speranze degli ospiti, dando vita a un parziale di 19-35 che a quel punto della gara non lascia più dubbi sull’esito finale del match.
30 punti, 8 assist e 7 rimbalzi per un ottimo Kendrick Nunn, coadiuvato dai 19 punti di Duncan Robinson nonostante le assenze dei vari Butler, Adebayo, Herro e Oladipo. Dall’altra parte, le cifre più alte sono rappresentate dai 18 punti a testa messi a segno da Christian Wood e Kevin Porter Jr.
(29-27) Memphis Grizzlies 137 – 139 Denver Nuggets (37-20) [2OT]
Emozioni assicurate sul parquet del Pepsi Center di Denver, dove il custode è costretto a fare gli straordinari per consentire ai padroni di casa e ai giovani Grizzlies di coach Jenkins di disputare il doppio overtime che, finalmente, riesce a decretare un vincitore al termine di 58 minuti di fuoco.
Mattatore assoluto, come da pronostico, Nikola Jokic, che offre alla causa dei Nuggets 47 punti, 15 rimbalzi e 8 assist. Eppure, nonostante le solite cifre da capogiro del Joker, gli ospiti non ne vogliono sapere di arrendersi e continuano anzi a rispondere colpo su colpo alle scorribande degli uomini di coach Malone.
Si va dunque al primo supplementare, che non si rivelerà però sufficiente per abbattere le resistenze dell’una o dell’altra squadra: allo scadere, sul 125-125, ci prova Ja Morant con una magia da gara delle schiacciate a piazzare il colpo vincente per i suoi, ma purtroppo per Memphis la giocata non va a buon fine.
Nel secondo overtime tocca ancora al 12 dei Grizzlies trascinare avanti i suoi dall’arco, ma la tripla di Porter Jr. riporta Denver in carreggiata prima che Jokic sancisca la fine dell’incontro con il canestro decisivo a cui gli ospiti non saranno più in grado di rispondere nei successivi 42 secondi di gara.
36 punti, 12 assist e 8 rimbalzi per Morant a fine gara, con Denver che riesce a spuntarla anche grazie al 28-6-7 di Will Barton e ai 21 punti e 7 rimbalzi targati Michael Porter Jr.