(20-37) Cleveland Cavaliers 105 – 109 Detroit Pistons (18-40)
Partiamo dalla Little Caesars Arena di Detroit, dove in uno scontro tutt’altro che tra superpotenze dell’est i ragazzi di coach Casey riescono ad avere la meglio sugli ospiti grazie al duo Jackson&Jackson, capace di blindare il successo dei Pistons negli ultimi, concitati, istanti di gara.
Match sconsigliato ai deboli di cuore, con i padroni di casa che partono fortissimo (22-37 il punteggio al termine del primo quarto) per poi tirare improvvisamente il freno a mano, consentendo alla concorrenza di rientrare in partita. A trenta secondi dalla fine Frank Jackson realizza subendo anche il fallo gli ultimi due dei suoi 20 punti complessivi, portando Detroit sul 103-107; dalla linea della carità fallisce l’allungo sul +5, ma per sua fortuna ci pensa Josh Jackson a catturare il rimbalzo e a mettere in cassaforte il successo dei suoi.
Il miglior realizzatore dei padroni di casa porta però anche il nome di Saddiq Bey, che chiude a sua volta con 20 punti e 5 rimbalzi; dall’altra parte, spiccano invece i 28 punti di Collin Sexton e i 23 di Darius Garland.
(20-38) Oklahoma City Thunder 107 – 119 Washington Wizards (24-33)
Quinta vittoria di fila per la banda di Scott Brooks, che approfitta del momento di sbandamento degli ospiti – giunti ormai all’undicesima sconfitta consecutiva – per regalare una piccola soddisfazione ai tifosi di casa in una stagione molto sfortunata.
Oltre ai soliti noti – Bradley Beal chiude con 30 punti, mentre Russell Westbrook mette in cascina la solita tripla doppia da 13 punti. 17 assist e 11 rimbalzi – a piazzare la firma sul successo dei Wizards ci pensa Davis Bertans, che con sei triple mandate a bersaglio festeggia alla grande la recente nascita del figlio.
Inutili dunque, se non per il tabellino, i 26 punti di Darius Bazley, che aggiorna così il suo personale career-high.
(28-28) San Antonio Spurs 109 – 94 Indiana Pacers (26-31)
Un avvio di gara decisamente frizzante firmato White-Poeltl è proprio ciò che serve alla truppa di Gregg Popovich, che sfruttando il boost iniziale sul parquet della Bankers Life Fieldhouse di Indianapolis riesce ad avere la meglio sui padroni di casa dei Pacers.
Trascinati dai canestri di Poeltl e, in particolare, di Derrick White – che mette a segno ben 16 dei suoi 25 punti complessivi nei primi dodici minuti – gli Spurs chiudono il primo quarto su un 36-21 che lascia ben sperare in vista del prosieguo del match.
Nonostante i timidi tentativi di rimonta di Indiana, infatti, per i texani è un gioco da ragazzi gestire il risultato e infliggere la terza sconfitta di fila ai padroni di casa, privi dei vari Warren, Sabonis e Turner.
A contenere i danni ci pensano Malcolm Brogdon e Caris LeVert con 18 punti a testa, che non bastano però a scongiurare la diciassettesima sconfitta casalinga a fronte di soli nove successi interni.