Flop
L’infortunio di James Harden
Ancora una volta, non cade nel flop il giocatore in questione, quanto piuttosto l’infortunio da lui patito in questa settimana NBA. Anzi, per il caso specifico di James Harden si deve fare un ulteriore appunto: la guardia in forza ai Brooklyn Nets stava seguendo la riabilitazione per rientrare dall’infortunio al quadricipite che lo aveva colpito nelle scorse settimane, ma è notizia di mercoledì quella di una ricaduta del Barba a pochi giorni da un suo possibile rientro. Un nuovo infortunio alla coscia subìto durante allenamento coi compagni che ora costringerà Harden a un rientro solamente a ridosso dai Playoff.
Notizia agrodolce per i fan Nets, che nell’attesa del ritorno dell’MVP 2018 hanno potuto comunque godersi il primo posto da Est; troppo talentuoso il roster a disposizione di Steve Nash, ora che oltre a Kyrie Irving anche Kevin Durant sembra sia in procinto di tornare. Brooklyn ha giocato solamente sette partite con tutte e tre le sue stelle sul parquet e nonostante questo ha un record di 40-20. Ma si sa, i Playoff sono tutta un’altra cosa.
I quasi buzzer beater di Embiid e Morant
Colpi di (s)fortuna più che autentici flop. Due partite, due finali convulsi, che potevano condurre a tutt’altro esito. Partiamo dal Colorado, gara in cui Denver e Memphis si sono sfidate per 58 minuti filati visti i due OT necessari per decidere il match. In occasione della fine del primo tempo supplementare Ja Morant, stella dei Grizzlies, stava per risolvere l’incontro con una magia delle sue: un put-back clamoroso dopo un appoggio al tabellone, tiro tanto pazzo quanto spettacolare. La beffa arriverà cinque minuti più tardi, con la sirena finale che decreterà la vittoria dei Denver Nuggets.
Finale identico per Joel Embiid e i suoi Philadelphia 76ers nella gara poi persa contro i Phoenix Suns: sotto di due punti e con il cronometro fermo sui 0.08 secondi, il centro Sixers ha sfruttato il tiro libero sbagliato da Chris Paul per raccogliere il rimbalzo difensivo e scagliare una preghiera contro il ferro avversario. Un tiro che sembra durare in eterno. Da fondocampo a fondocampo. Un dentro-fuori che ancora grida vendetta.
Il momentaccio Blazers
A proposito di sfortuna. Non si può parlare di iella senza menzionare i Portland Trail Blazers, squadra che recentemente ha dato plastica concretezza all’espressione momento nero. Nelle ultime sei uscite di Dame Lillard e compagni, la franchigia dell’Oregon ha subito quattro sconfitte con un distacco totale di due punti o meno. Celtics, Clippers, Nuggets e Grizzlies. Cinque punti di differenza sommando le gare e nessuna vittoria a referto. Una fossa da cui i Blazers sperano di rialzarsi già nella notte NBA di oggi, sperando di invertire il disastroso trend degli ultimi giorni.