Per Dwight Howard la situazione con l’arbitraggio e, più nello specifico, con i falli tecnici inizia a farsi complicata. Di fatto, stando a quanto da lui stesso affermato, pare che gli arbitri abbiano iniziato a prenderlo di mira per il suo atteggiamento in campo durante le partite. Inoltre, in molti sostengono anche che questa posizione dei direttori di gara sia anche dovuta alla reputazione che ha l’attuale centro dei Philadelphia 76ers nella NBA.
Howard è il leader per falli tecnici ottenuti durante questa stagione, che al momento sono 15 e ne manca solo uno perché scatti la sospensione automaticamente da una partita.
Riguardo il suo approccio a questa situazione, il giocatore ha dichiarato a Marc Narducci del Philadelphia Inquirer:
Mi sento come se fossi stato preso di mira, ma continuerò a giocare più forte che posso. Voglio che i fan di Philadelphia sappiano che sono là fuori a dare il 130% ogni notte. Le chiamate arbitrali potrebbero non andare come mi aspetto. Potrei sembrare un po’ frustrato, ma sono là fuori per aiutare questa squadra a vincere un campionato.”
L’ultimo fallo tecnico che Howard ha preso è stato sabato nella partita contro i Milwaukee Bucks, ricevuto per aver applaudito sarcasticamente a una chiamata arbitrale per un’azione giudicata fallosa.
In ogni caso, i compagni di squadra e coach Doc Rivers si sono mostrati disponibili e vicini al giocatore, fattore che non tutti davano per scontato. D’altra parte, prima del suo arrivo nella franchigia, Howard ha girato parecchie squadre alla ricerca di un’intesa e un progetto concreto che potesse convincerlo.
Complice l’anello vinto la scorsa stagione con i Los Angeles Lakers, la voglia di vincere non è passata e questo lo si vede sul campo. Per questo i compagni e lo staff hanno deciso di non dare troppo peso alle chiamate arbitrali che lo stanno mettendo in difficoltà.
Proprio per quanto riguarda il gran numero di falli tecnici, il giocatore ha sottolineato di essere consapevole della situazione e che per questo motivo si comporterà con la giusta attenzione:
“Devo stare attento e responsabile, non sono più ammessi errori. Ho davvero troppi tecnici. In ogni caso questi non mostrano il mio carattere, chi sono come persona, come giocatore. Per questo devo fare un lavoro migliore e cercare di non essere richiamato. Spesso sono tecnici molto veloci, quando sono sul campo sono decisamente preso dal gioco, voglio vincere.”
Al momento i Sixers si trovano al secondo posto della Eastern Conference con un record 40-21, ad un passo dal primo posto attualmente tenuto stretto dai Brooklyn Nets.
Non sono molte le partite ancora da giocare e se la squadra dovesse continuare con questo ritmo, si prospettano dei Playoff parecchio interessanti.
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