(36-28) Portland Trail Blazers 129 – 119 Boston Celtics (34-31)
Se, come già anticipato, in chiave playoff Miami può dormire dei sogni relativamente tranquilli il merito è anche della squadra di Terry Stotts, che al TD Garden di Boston rifila una sconfitta casalinga ai ragazzi di coach Stevens nonostante i 33 punti e 5 assist di un ispirato Jayson Tatum.
A tenere testa allo 0 di Boston, per l’occasione, ci ha pensato CJ McCollum, anche lui autore di 33 punti che hanno consentito agli ospiti di uscire indenni dalla quarta trasferta consecutiva. Ad ogni modo, la prima metà di gara è quanto più equilibrata possibile (71-71 all’intervallo lungo), con Portland che tenta il mini-allungo sul +5 a fine terzo quarto riuscendo poi a tenere botta anche nell’ultimo periodo anche grazie alla tripla mandata a bersaglio da Carmelo Anthony a un minuto dalla fine, che contribuisce a riportare Boston sul +5 chiudendo di fatto i conti.
Doppia doppia da 26 punti e 13 assist per Damian Lillard, 23 punti anche per Norman Powell, mentre per i Celtics, oltre al già citato Tatum, segnaliamo i 21 punti dell’ex Magic Fournier.
(43-21) Philadelphia 76ers 113 – 111 San Antonio Spurs (31-32) [OT]
Nonostante le assenze pesanti dei vari Murray, White e DeRozan, sul parquet amico dell’AT&T Center gli Spurs danno parecchio filo da torcere ai più quotati Sixers, costretti a strappare il tanto agognato successo esterno solo all’overtime.
I primi 48 minuti di gioco, infatti, non incoronano alcun vincitore, sebbene la squadra di Doc Rivers possa contare su 9 lunghezze di vantaggio al termine della prima metà di gara (61-52).
Le cose sembrano mettersi bene per Philly, che nel terzo periodo veleggia anche sulla doppia cifra di vantaggio per poi assistere all’inaspettato ritorno degli ospiti, che nell’ultimo quarto alzano le barricate rimontando lo svantaggio e pareggiando i conti con la tripla di Rudy Gay a due minuti e mezzo dalla sirena.
L’equilibrio non vuole saperne di spezzarsi (107-107) e allora si va a un supplementare in cui è la stanchezza a farla da padrone: le due formazioni faticano a trovare la via del canestro, e allora tocca a Ben Simmons mettere fine all’agonia correggendo con un tap-in sulla sirena l’errore di Joel Embiid.
Prova comunque dominante quella del lungo di Philadelphia, protagonista con 34 punti e 12 rimbalzi, mentre Simmons si ferma a 5 assist, 6 rimbalzi e 5 – pesantissimi – punti. Tra le fila degli Spurs, invece, il migliore è Lonnie Walker IV, che chiude con 23 punti in uscita dalla panchina.
(46-18) Phoenix Suns 123 – 120 Oklahoma City Thunder (21-44)
Trasferta di Oklahoma City ben più impegnativa del previsto per la squadra di Monty Williams, che deve sudare sette camicie per uscire indenne dalla Chesapeake Energy Arena e cogliere il successo numero 46 di questa trionfale regular season.
Dopo l’umiliazione subita dai Pacers appena 24 ore fa, i ragazzi di coach Daigneault fanno di tutto per scacciar via i fantasmi della vergogna e con una buona prova di forza chiudono il primo quarto avanti sul +6 (27-33); tuttavia, con il passare dei minuti la differenza di valori non può che emergere in maniera anche netta, con Phoenix che si rimette però prontamente in carreggiata rifilando una ventina di punti di scarto alla concorrenza tra il secondo e il terzo periodo.
A tre minuti e mezzo dalla sirena finale il tabellone recita 119-103 per gli ospiti, ma la gara non è ancora finita: grazie a un parziale di 17-4 OKC si rifà sotto in maniera decisamente pericolosa, costringendo Paul e compagni a stringere i denti in attesa del verdetto finale.
Riflettori tutti puntati su Devin Booker, autore di 32 punti e 6 assist, con CP3 che, insieme a Torrey Craig, si ferma a 18 punti distribuendo però anche 11 assist. Tra le fila dei Thunder segnaliamo il 19+9 di Darius Bazley.