(31-33) San Antonio Spurs 99 – 110 Utah Jazz (47-18)
Una buona difesa, unita ad un attacco decisamente efficiente nonostante l’assenza di Donovan Mitchell, consente alla squadra di Quin Snyder di ottenere un buon successo casalingo nello scontro con gli Spurs di Gregg Popovich.
A fine primo quarto, con i padroni di casa avanti sul 22-31, il match sembra già ampiamente indirizzato in favore dei Jazz, impressione poi confermata da un secondo periodo in cui i padroni di casa guadagnano altre otto lunghezze che consentono loro di azionare senza rimorsi il pilota automatico in vista dei restanti 24 minuti di gioco.
Al rientro in campo dopo l’intervallo lungo, infatti, gli ospiti tirano fuori l’orgoglio sopito, ma la reazione dell’ultimo quarto serve soltanto a rendere meno amaro il risultato finale.
25 punti per Bojan Bogdanovic, uno in più di Rudy Gobert, che però va in doppia cifra anche alla voce rimbalzi con 15 carambole catturate. Dall’altra parte, DeMar DeRozan è uno dei pochi a crederci davvero con 22 punti e 6 assist.
(43-22) Denver Nuggets 89 – 93 Los Angeles Lakers (37-28)
Dopo tre sconfitte consecutive tornano a sorridere i ragazzi di coach Vogel, che tra le mura amiche dello Staples Center superano non proprio senza affanni la concorrenza della squadra di Michael Malone.
Grazie a un’ottima fase difensiva e al contributo di Anthony Davis su entrambi i lati – alla fine saranno 25 i punti realizzati dal numero 3, con 7 rimbalzi e 3 stoppate – i padroni di casa, nonostante un inizio stentato – 24-20 il punteggio al termine del primo periodo -, riescono a guadagnare 14 lunghezze di vantaggio nel corso dell’ultimo quarto.
L’atmosfera da garbage time viene però spezzata dall’improvvisa rimonta degli ospiti, che ritrovano improvvisamente la bussola riportandosi sull’87-89. A 41 secondi dalla fine tocca a Davis riportare i suoi sul +4, con il layup di Talen Horton-Tucker che qualche secondo più tardi risponde a tono ai due liberi di Nikola Jokic.
A quindici secondi dalla fine e con 4 punti da recuperare Malone chiama il timeout, ma AD è ancora una volta determinante nel bloccare la tripla di Facundo Campazzo interrompendo così la striscia di cinque vittorie consecutive dei Nuggets.
Al di là della sconfitta, c’è sempre spazio per i 32 punti, 9 rimbalzi e 5 assist di Jokic, che per una volta, però, non viene seguito dai compagni di squadra ritrovandosi a predicare nel deserto, per la gioia dei losangelini.