I New York Knicks sono una delle sorprese più belle e inaspettate di questa stagione. Sotto l’attenta guida di coach Thiboudeau, i newyorkesi sono finalmente riusciti ad uscire dal vortice di mediocrità che ha caratterizzato tutte le loro ultime stagioni.
I meriti sono da ricercare nell’esplosione definitiva di Julius Randle, diventato All-Star, nell’inaspettato impatto di elementi freschi come Immanuel Quickley e nell’esperienza di giocatori come Derrick Rose. Ritornato a febbraio sotto la guida del suo coach ai tempi dei Bulls, l’ex MVP è arrivato per guidare la second unit.
Dopo un periodo di adattamento iniziale, ci si aspettava però che Rose potesse diventare un titolare. Invece, dopo tre mesi, il suo ruolo è ancora in uscita dalla panchina. Le prestazioni però non sembrano risentirne. Contro i Clippers, Rose ha segnato 25 punti, tirando con 11 su 17 dal campo, smazzando 8 assist e raccogliendo 6 rimbalzi. Insomma, finché si vince ha poca importanza il ruolo:
“Qualsiasi cosa serva alla squadra. Come ho già detto, sono il nuovo arrivato. Dieci, cinque, due minuti, non importa, se vinciamo. Non mi preoccupo del minutaggio, lascio che ci pensi il coach”
“Non so quando devo entrare in campo, né quando devo uscire. Devo solo assicurarmi di essere pronto quando tocca a me. Questa è la cosa bella di questa squadra: anche in una serata no, qualcuno può giocare una grande partita e fare grandi giocate”
I Knicks sono attualmente al quarto posto della Eastern Conference e a quattro partite dalla fine della regular season sono sulla buonissima strada per un piazzamento di livello alto. Chi lo avrebbe mai detto ad inizio anno?
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