La brutta stagione dei Toronto Raptors si può quasi dire conclusa, poiché sono matematicamente fuori dalla corsa ai Playoff.
Di fatto, dopo la sconfitta di domenica contro i Memphis Grizzlies e la vittoria degli Indiana Pacers sui Cleveland Cavaliers, la franchigia canadese è costretta a finire la stagione e lasciarsi alle spalle una regular season tutt’altro che semplice.
Si fermano dunque i campioni NBA 2019, consapevoli del fatto che con l’addio di molte pedine fondamentali, come Kawhi Leonard, Marc Gasol e Serge Ibaka, le possibilità di giocarsela durante la postseason non sono state più così scontate.
Un altro ostacolo importante per i Raptors, oltre agli infortuni, è stato il seguire le regole anti-contagio predisposte dalla lega.
Tra i giocatori del roster in molti hanno saltato alcune partite per le normative della NBA, il che ha limitato non poco coach Nick Nurse nella gestione delle rotazioni. Pascal Siakam, ad esempio, ha seguito un periodo di quarantena dopo l’esito positivo del tampone, arrivando a saltare ben 6 partite. La sua assenza e quella di molti altri hanno avuto inevitabilmente impatto sul campo, il che ha portato la squadra a perdere e a ritrovarsi con un record negativo lontana dalle prime dieci della classifca.
Al momento, infatti, i Raptors sono al dodicesimo posto della Eastern Conference con un record 27-41. Per il numero di sconfitte, neanche se la squadra vincesse tutte le prossime partite in programma riuscirebbe a trovare un posto per il torneo Play-in, che per molte avversarie quest’anno sarà di fondamentale importanza.
Con la fine della corsa per i Playoff, la franchigia interrompe la striscia positiva di sette presenze nella postseason iniziata nella stagione 2013-2014, e ora ci sarà da pensare al futuro.
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