Primo Piano

NBA, Playoff preview: Philadelphia 76ers vs Washington Wizards

Il successo su Indiana nel secondo e ancor più decisivo spareggio Play-in a Est è valso agli Washington Wizards la qualificazione con l’ottava testa di serie nel tabellone Eastern Conference. La squadra della capitale federale avanza alla postseason staccando il biglietto per la terza volta nel quinquennio di gestione Scott Brooks, a tre anni di distanza dall’ultima partecipazione. Una rincorsa rocambolesca quella degli Wizards, capaci – con  un’ autentica magia – di ribaltare in poco tempo  la loro stagione. Dal  6 di aprile al 16 maggio, data ultima di regular season, Washington ha raccolto 17  successi, esattamente quanti ne aveva accumulati nei quattro (!) mesi precedenti. Westbrook in formato tripla-doppia ha dato una grossa mano. Dal 17-32 di un mese e mezzo fa, le chance di qualificazione erano ai minimi, ma la squadra ha svoltato. Fondamentale essersi garantiti la testa di serie #8,  anche in questo caso con l’ennesima rimonta – dal -16 contro Charlotte nell’ultima di regular season. Da qui è nata  infatti la doppia possibilità di accesso al tabellone principale Playoff, poi sfruttata.

Note curiose a margine prima di addentrarci nei dettagli della sfida. L’ultimo incrocio Playoff tra Sixers e Wizards risale al 1986, con questi volti noti tra i protagonisti e questa clamorosa “colonna sonora”. Scott Brooks sfida per la prima volta in postseason i Sixers, la squadra che lo scelse al Draft NBA 1987. Ultimo dato ma non meno importante: Alex Len ha finalmente rotto il suo digiuno Playoff, il più lungo tra i giocatori in attività (531 partite). Con lui, ai Playoff 2021, troveremo quattro dei cinque giocatori con più partite senza postseason, che hanno finalmente sfatato il tabù. Ce l’hanno fatta con i Knicks Elfrid Payton (450 gare) e Julius Randle (446), mentre Booker ha spezzato la maledizione riportando i Suns ai Playoff a 10 anni di distanza.

Precedenti stagionali

I tre precedenti stagionali sono tutti andati a favore di Phila, che ha dunque completato il proverbiale sweep. Ogni gara ha però regalato a suo modo emozioni. Peraltro, nonostante una prima parte di stagione segnata da assenze e rinvii, non sono mancati i confronti tra le stelle annunciate che si daranno battaglia nel corso della serie.

Le squadre si sono ritrovate faccia a faccia ai nastri di partenza il 23 dicembre in quella che per entrambe era l’Opening Night 2020-21. In quell’occasione, i Sixers chiusero i conti  sul 113-107, in rimonta dal -10 negli ultimi 12′ di gioco, con un quarto periodo da 40 punti. Tripla-doppia all’esordio per Westbrook  e 31 punti di Beal. Numeri tuttavia non sufficienti per avere la meglio sui Sixers, che mandarono ben sei giocatori in doppia cifra, (compreso Shake Milton, 19 in uscita dalla panchina).

L’incontro successivo coincise con una delle prestazioni individuali più reboanti di tutta la regular season NBA: Bradley Beal scrisse 60 in una partita ad alto punteggio nei regolamentari (141-136). Ennesima losing effort per lui, una striscia negativa destinata però a fermarsi di lì a poco. Philadelphia confermò il trend della sfida precedente, con sei giocatori in doppia cifra alla voce ‘punti’: 38 per Embiid, 28 per Curry, 19, di nuovo, per il sesto uomo di rotazione Shake Milton.

Il terzo atto della serie stagionale, il 12 marzo, a pochi giorni dalla ripresa delle operazioni dopo l’All-Star Game,  fu quello meno combattuto. Phila pronti-via si assicurò un vantaggio consistente,  doppiando gli Wizards nel primo quarto di gioco (32-15). Per Phila però non mancarono motivi di apprensione. Sul +18, Embiid si procurò  un infortunio al ginocchio ricadendo male dopo una schiacciata. Fortunatamente, dopo lo spavento iniziale, gli esami strumentali non evidenziarono danni strutturali e il #21 rimase ai box per una ventina di giorni.

Chiavi tattiche/Giocatori da seguire

“Quando hai a disposizione il miglior backcourt nella pallacanestro, te la puoi giocare ogni sera”. 

Questo il pensiero di Scott Brooks  al termine della partita che ha aperto agli Wizards le porte dei Playoff. Banale, forse, ma d’altronde è difficile aspettarsi disamine approfondite, a maggior ragione a caldo, con la scarica di adrenalina e tensione seguita alla vittoria. La verità è che, nel commentare il successo su Indiana, il capo allenatore di Washington ha centrato perfettamente il nocciolo della questione. Per dar fastidio ai Sixers Washington avrà bisogno di tabellini pieni da parte del suo tandem più pericoloso. Westbrook, senza troppe sorprese eletto giocatore della Eastern Conference per il mese di maggio, ha chiuso al primo posto per assist a partita in NBA (11.7) mentre Beal ha ceduto sul finale al solo Stephen Curry per il titolo di capocannoniere della stagione regolare (31.3 punti a partita).

Molto passerà anzitutto dalla condizione fisica del #3, limitato, si fa per dire, ad appena 28′ di impiego nel Play-in con Indiana, dove comunque ha portato alla causa 25 punti. Giocare sul dolore è l’imperativo e l’atmosfera Playoff darà senza dubbio una carica extra per stringere i denti.

Washington “corre” più di tutti in NBA (104.7 possessi a partita)  e lo fa con buona efficacia occupando le corsie in transizione offensiva, situazione dove di squadra ha prodotto in stagione 1.14 punti per possesso. Se riuscirà a impostare la serie su un elevato ritmo partita, la formazione allenata da Scott Brooks potrà certo approfittare di qualche passaggio a vuoto nella trama di difesa in transizione non sempre impeccabile da parte di Philadelphia. I Sixers concedono in media oltre 14 punti in contropiede agli avversari (peggio solo i Rockets in stagione).

Diversamente, se gli Wizards si accontenteranno di impostare un attacco a metà campo, rifugiandosi come spesso succede negli isolamenti, la batteria di difensori schierati da Phila sul perimetro avrà vita facile. La squadra della capitale è nella top 5 NBA per numero di possessi giocati in isolamento (9.7 di media a partita), ma la prospettiva si rovescia se guardiamo all’efficienza di queste stesse situazioni (Washington è terzultima in NBA, a 0.79 punti per possesso).

Passando all’altra metà campo, quella difensiva, va sottolineato il giro di vite dal dopo All-Star Game per i ragazzi di coach Brooks. Gli Wizards  si sono infatti assestati nella Top 10 complessiva per rating difensivo, con il 10° dato assoluto – in netto miglioramento rispetto al trend abituale. Philadelphia nei tre incontri citati è però andata a nozze, tirando con ottime percentuali (54% da due, 47% da tre).

Occhio dunque agli accoppiamenti chiave per entrambe le squadre. Se da un lato è lecito attendersi Simmons in marcatura su Bradley Beal per la maggior parte del tempo, per Washington resta da capire con quali armi provare a contenere Embiid, davvero straripante nei precedenti episodi, senza caricare il roster di falli. Troppo poco Thomas Bryant, impiegato sulle sue tracce nei primi due matchup stagionali ma ormai da tempo infortunato e indisponibile; troppo poco, sulla carta, anche Alex Len  e Daniel Gafford, nonostante la sensibile crescita di quest’ultimo dal suo arrivo in Pennsylvania alla Trade Deadline.

Philadelphia ha dato prova di grande solidità nel corso della stagione. Nei contesti clutch, con la sfida in equilibrio, i Sixers hanno raccolto più successi di tutti  durante l’anno (25-9 complessivo), segno di un’attitudine che ai Playoff potrebbe fare la differenza.

 

Pronostico

Se cercate una squadra in the zone e già in clima Playoff da qualche settimana non dovete andare troppo distante da District Columbia. Tuttavia, completare l’upset ai danni di una squadra come Phila, che dopo vent’anni arriva ai Playoff da prima testa di serie della Conference, è impresa ardua e difficile da immaginare.  Meno complicato ipotizzare una vittoria in cinque gare da parte dei ragazzi di coach Doc Rivers. Memori dei trascorsi tra alcuni dei protagonisti, preparate i popcorn. Il contorno della serie si preannuncia altrettanto gustoso.

Philadelphia 76ers (1) vs. Washington Wizards (8): gli orari italiani della serie

  • Gara 1: domenica 23 maggio alle 19:00 | Washington @ Philadelphia
  • Gara 2: nella notte tra mercoledì e giovedì 27 maggio | Washington @ Philadelphia
  • Gara 3: sabato 29 maggio, orario da definire | Philadelphia @ Washington
  • Gara 4: lunedì 31 maggio, orario da definire | Philadelphia @ Washington
  • Gara 5: mercoledì 2 giugno, orario da definire | Washington @ Philadelphia (se necessario)
  • Gara 6: venerdì 4 giugno, orario da definire | Philadelphia @ Washington (se necessario)
  • Gara 7: domenica 6 giugno, orario da definire | Washington @ Philadelphia (se necessario)

Share
Pubblicato da
Nicolò Basso

Recent Posts

Bronny James pronto a brillare alla G-League Winter Showcase

Il figlio di LeBron pronto a dimostrare di poter eccellere nella lega di sviluppo

fa 9 ore

NBA, Dennis Schroder si presenta ai Golden State Warriors: “Felice di essere qui”

Il tedesco pronto a rappresentare una soluzione alternativa a Stephen Curry

fa 9 ore

NBA, Adam Silver riflette sull’uso crescente del tiro da tre punti

Il commissioner vorrebbe correre ai ripari dopo l'utilizzo frequente delle triple

fa 9 ore

NBA Cup 2024, Damian Lillard festeggia il suo primo titolo: “Vincere di squadra è fantastico”

Il play può festeggiare il primo titolo NBA Cup, in attesa di provare a conquistare…

fa 11 ore

I Milwaukee Bucks vincono la NBA Cup 2024 piegando gli Oklahoma City Thunder

I Bucks festeggiano la prima NBA Cup della storia

fa 11 ore