Ad una settimana di distanza dal giorno in cui la NBA ha comunicato il nome dei tre finalisti della corsa all’MVP, un gruppo nutrito di giocatori del passato ha invaso la scena pubblica, perorando la causa dei differenti candidati. Tra questi figura Dirk Nowitzki, che ha espresso ai microfoni di ESPN tutto l’apprezzamento sportivo che nutre per un giocatore in particolare, a suo avviso meritevole di aggiudicarsi l’ambito premio:
“Credo che Nikola Jokic abbia svolto un lavoro incredibile a Denver. Stiamo parlando di un lungo moderno, dotato di ottima visione di gioco ed insospettabile malizia. D’altro canto, anche Joel Embiid, che figurerà spesso in futuro in questa lista elitaria, merita una notazione onorevole. Aver guidato i 76ers in vetta alla Eastern Conference è un risultato davvero impressionante, degno di chi ha la rara capacità di dominare fisicamente e tecnicamente. Tuttavia, se proprio dovessi nominare il “mio” MVP, farei senza esitare il nome di Steph Curry. Stiamo parlando del giocatore che ha cambiato per sempre la percezione del tiro da tre punti e, di conseguenza, della pallacanestro stessa. È stato perfino capocannoniere della lega in termini di punti a partita e ciò non fa che corroborare il mio punto di vista.”
Prosegue l’ex giocatore dei Mavs, citando quelli che, secondo il suo punto di vista, sono i cinque giocatori più esaltanti del panorama NBA:
”Dando per scontato Steph Curry per i motivi ricordati in precedenza, nominerei proprio Embiid, perché dimostra che anche i lunghi possono fornire grandi prove di controllo del corpo, tecnica di base e rilascio morbido. Proseguendo, cito Kevin Durant e Giannis Antetokounmpo. KD è un attaccante al tempo stesso mortifero ed elegante, mentre il greco rientra tra i più grandi prodigi fisici della storia del nostro sport. Concludo con Doncic. Luka è il futuro di una lega che non pensava di poter essere terremotata da un ragazzo di ventidue anni, europeo per giunta, arrivato già al suo settimo anno da professionista.”
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