I popcorn su Russell Westbrook a Philadelphia, lo sputo su Trae Young in quel di New York e ora la bottiglia lanciata su Kyrie Irving a Boston. Nelle ultime settimane stiamo assistendo a gesti clamorosamente fuori luogo da parte di alcuni tifosi NBA in cerca di attenzione e che si sono distinti per la loro stupidità. Kyrie Irving, a proposito dell’argomento, ha aggiunto altre parole a quanto riportato in mattinata:
“È un peccato che lo sport sia arrivato a questo tipo di situazioni in cui si vedono riemergere vecchie abitudini … un razzismo sottile in cui le persone vengono trattate come animali da zoo. Poteva succedere di tutto con quella bottiglia d’acqua che mi è stata lanciata addosso. Ma i miei fratelli erano lì intorno a me. Ora voglio solo tornare a casa per vedere mia moglie e i miei figli. Questo è sport, dove gente ubriaca si mescola con coloro che sostengono la propria squadra venuti lì per apprezzare la qualità del gioco.”
Poi, l’attacco con una comparazione strana rispetto a quanto succede nei teatri:
“La gente pensa di avere tutti i diritti di fare ciò che vuole perché ha pagato il biglietto. Sono grato che vengano a vedere una bella partita, ma qui non siamo a teatro: non lanciamo pomodori o altre cose alle persone che sono sul palco.”
In chiusura, anche Marcus Smart – guardia di Boston – ha voluto dire la sua:
“Da quello che ho capito, il colpevole è stato individuato molto rapidamente, tanto meglio. Fortunatamente un individuo non può pregiudicare il comportamento di tutti gli altri. I nostri tifosi sono sempre stati fantastici, questo è solo un c******e che ha deciso di fare qualcosa di stupido.”
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