(#4) Los Angeles Clippers 106 – 81 Dallas Mavericks (#5) [Serie in parità sul 2-2]
Si vince solo in trasferta in questa avvincente serie della Western Conference, che nella notte vede i ragazzi di coach Lue cogliere il secondo successo esterno consecutivo e pareggiare i conti dopo il preoccupante 0-2 maturato in quel di Los Angeles.
Come in Gara-3, a fare la differenza tra le due squadre sono state le ottime prestazioni del duo Leonard-George, con il primo autore di 29 punti e 10 rimbalzi e il secondo che invece mette a referto 20 punti e 9 carambole: decisamente troppo per questi Mavs, che già dalle prime battute di gioco faticano a tenere il passo degli avversari accusando più difficoltà del previsto al tiro – a fine partita gli uomini di coach Carlisle chiuderanno con un misero 34,8% dal campo contro il 48,1 dei losangelini.
L’equilibrio inizia a latitare già dopo pochi minuti dalla palla a due, con i Clippers che senza troppi affanni si ritrovano a gestire un’abbondante doppia cifra di vantaggio al break tra il primo e il secondo tempo (61-45).
Di ritorno dagli spogliatoi la musica non cambia, con Luka Doncic che, alle prese con i postumi di uno stiramento cervicale, non riesce a garantire il suo 100% nei blandi tentativi di rimonta dei Mavs – ben presto costretti a sventolare bandiera bianca – chiudendo comunque da migliore dei suoi con 19 punti, 6 rimbalzi e 6 assist.
(#2) Brooklyn Nets 141 – 126 Boston Celtics (#7) [Brooklyn in vantaggio 3-1 nella serie]
Dopo il passo falso di Gara-3, i ragazzi di Steve Nash riprendono la marcia verso le Finals travolgendo i padroni di casa al TD Garden e portandosi a una sola vittoria dal passaggio del turno.
Non è bastata l’ennesima prova monstre di Jayson Tatum – 40 punti, 7 rimbalzi e 5 assist per lui nella notte – a questi Celtics per evitare la sconfitta casalinga che ora inguaia decisamente la squadra di coach Stevens in ottica qualificazione. D’altra parte, con dei Big Three in questa condizione, non è certo semplice per nessuno, specie in assenza di Jaylen Brown e Kemba Walker.
A mettere benzina nel motore della macchina quasi perfetta di Brooklyn, infatti, ci hanno pensato i soliti Durant, Irving e Harden: 42 punti per il primo, 39 e 11 rimbalzi per l’ex di turno, 23 punti e ben 18 assist per il Barba e nulla da fare per Boston, che pure in avvio dava l’impressione di poter tenere il passo degli ospiti.
Il primo quarto si chiude infatti con i padroni di casa avanti sul +1 (33-34), ma è già nel secondo periodo che i Nets danno la prima spallata di questa Gara-4 con un parziale di 40-28 che consente loro di gestire una buona doppia cifra di vantaggio all’intervallo lungo (77-60).
La reazione dei padroni di casa tarda ad arrivare e Brooklyn ne approfitta per allungare ulteriormente, prima che nell’ultimo quarto, in un’atmosfera ormai da garbage time, i Celtics riducano leggermente il gap rendendo meno amaro il verdetto finale. Appuntamento ora tra due giorni per Gara-5, il primo match point di questa serie.
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Bravi comunque i Celtics, privi di ben tre titolari, contro una squadra monstre, che non dovrebbe esistere in NBA..
Due MVP, un pluri all star nel pieno della carriera, (Irving), un altro pluri al star, Griffin, almeno un paio di specialisti di alto livello (Harris e Jordan), senza contare che avrebbero anche Spencer Dinwiddle, infortunato, che hanno sostituito con Harden...
Sarebbe un po' come se i Celtics avessero sostituito l'infortunato Brown con Antetokoumpo o Leonard, o Kemba Walker con Lillard o Steph Curry..
Secondo me dovrebbero impedire perlomeno ai giocatori con contratti da veterani plurimilionari che escono con un buyout, di andare a giocare in squadre che sono in Luxury Tax, come hanno fatto Blake Griffin e Andre Drummond.
Piace vincere facile?
Comunque Boston non molla