Il primo turno Playoff tra New York Knicks e Atlanta Hawks parte con le botte in mezzo al campo e continua con i botta e risposta fuori. La franchigia della Georgia è in vantaggio per 3 a 1 sul team della Grande Mela e, tra due notti, ha il match point al Madison Square Garden per chiudere la questione. Non a caso, Clint Capela si è fatto sentire recentemente per mandare un avviso forte e chiaro.
Julius Randle, fresco di Most Improved Player ma innocuo nella serie, ha replicato ai commenti del centro degli Hawks. Queste le sue parole:
“Ho sentito le sue parole. Non mi interessano. Non siamo focalizzati su queste parole. Siamo focalizzati su cosa dobbiamo fare come squadra. Quindi, se volete chiedermi cosa dobbiamo fare, è grandioso. Perché dovrebbe fregarmi di quello che Clint Capela ha da dire?”
Incalzato sul piano di gioco che i Knicks devono adottare in gara-5 per evitare il baratro, il numero 30 dei newyorkesi risponde così:
“Questo è quello che siamo come squadra. Siamo stati considerati come esclusi tutto l’anno. Le quote sono sempre state impilate contro di noi per tutto l’anno, a sentire gli esperti. Ed è qui che ci sentiamo comodi. Ovviamente non usciremo senza una battaglia e non siamo minimamente preoccupati di questo. Abbiamo una grande fiducia e fede di quello che siamo come squadra. Personalmente, come giocatore, qui è dove mi sento maggiormente comodo. Quindi sto aspettando la sfida. Noi, come squadra, stiamo aspettando la sfida.”
Infine, anche Derrick Rose interviene sulle provocazioni di Capela:
“Ho 32 anni fratello. Non ho mai fatto trash talking in vita mia e non inizierò adesso con Clint Capela che comincia a parlare come un pazzo. Sono troppo vecchio per questa m***a”
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