Chris Paul, oltre al logico desiderio di portare i suoi Phoenix Suns più avanti possibile nei Playoff, nutre l’urgenza di pianificare il proprio futuro NBA, specie dal punto di vista economico. L’ex giocatore dei Thunder, arrivato a Phoenix la scorsa estate, è legato contrattualmente alla franchigia dell’Arizona sino all’offseason 2021, ma, qualora decidesse di esercitare la player option prevista dalla clausola contrattuale di pertinenza, la guardia vestirebbe la maglia dei Suns anche la prossima stagione, garantendosi anche un aumento salariale ($44.2 milioni) rispetto all’incasso attuale ($41.3 milioni).
Tuttavia, secondo le indiscrezioni raccolte da Eric Pincus, giornalista di Bleacher Report, CP3 sarebbe intenzionato a non esercitare tale garanzia, esplorando di conseguenza la free agency con l’obiettivo di strappare l’ultimo grande contratto pluriennale della sua carriera.
D’altro canto, esattamente come è sterile criticarne il talento, la conoscenza del gioco e l’impatto sul collettivo, appare doveroso avanzare alcune considerazioni in merito alla salute fisica del giocatore, specie calandosi nei panni dei GM potenzialmente interessati alle sue prestazioni. Paul, che ha da poco compiuto 36 anni, visto il chilometraggio ingente, potrebbe non garantire una presenza costante sul parquet nei prossimi anni, specie non dovesse risolvere completamente i problemi alla spalla che lo affliggono in questo periodo.
In caso di ufficiale rifiuto della player option, gli addetti ai lavori avanzano un’ipotesi di offerta pari a $100 milioni in tre anni. In aggiunta, i New York Knicks sembrerebbero decisamente interessati al giocatore.
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