Dopo una stagione in vetta alla Western Conference, gli Utah Jazz erano attesi al varco della post-season. Gli ultimi Playoff erano andati di traverso ai mormoni, costretti all’uscita al primo turno dopo aver dilapidato un vantaggio di 3-1 nella serie contro i Denver Nuggets.
Questa notte, contro Memphis, per i Jazz è stato un tuffo nel recente passato. In Gara 5, con la possibilità di chiudere la serie, Mitchell e soci non si sono però fatti influenzare. La perentoria vittoria per 126-110 ha sancito il passaggio al turno successivo di Utah, che può celebrare il traguardo. Della particolare situazione vissuta dallo spogliatoio ha voluto parlare Mike Conley:
“Abbiamo sentito la pressione invisibile di essere sopra 3-1. Ma allo stesso tempo sapevamo che questa squadra è diversa, siamo cresciuti molto da allora. Abbiamo imparato molto ed è necessario passare da queste sofferenze se vuoi vincere un campionato: sono lezioni da imparare”
“Siamo scesi in campo molto concentrati, lo si intuiva già dal primo possesso. È stato bello far parte di una vittoria così, viste le circostanze”
I Jazz sono davvero scesi in campo con la mentalità giusta, ponendo una pesante ipoteca sulla partita già a metà di essa, quando sono andati a riposo dopo due quarti sul 75-51. Il tutto nonostante la situazione infortuni che ha costretto Mike Conley ad abbandonare prematuramente il parquet. Un problema da affrontare sicuramente, ma dopo essersi goduti la sensazione di aver lasciato definitivamente alle spalle i fantasmi del passato. Una nuova mentalità celebrata da Donovan Mitchell:
“Un quarto alla volta, passo dopo passo, anche se sopra di 30 punti: questa è stata la nostra mentalità. Abbiamo ancora cose su cui lavorare e migliorare. La ferita dell’anno scorso è ancora fresca ma ci ha aiutato questa sera, a dimostrazione della fermezza di questa squadra, di questo gruppo. Siamo scesi in campo con la giusta mentalità e dobbiamo continuare a farlo”
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