Dopo la vittoria al primo turno Playoff contro i Lakers, i Phoenix Suns continuano la propria avventura in post season battendo Denver in Gara 1 delle semifinali di Conference. Protagonista della partita di stanotte è stato, ancora una volta all’età di 36 anni, Chris Paul. CP3 ha messo a referto 21 punti e 11 assist, mostrando un recupero quasi totale dall’infortunio alla spalla rimediato contro i Lakers. Parlando proprio dei problemi fisici e del recupero, nel post partita ha detto:
“Come ho detto a L.A., ho una famiglia che prega per me. Mia madre e mio padre sono qui insieme a tutta la famiglia e tutta la crew. Ho una squadra incredibile che lavora con me: lo staff medico è stato fantastico, come tutti quelli che mi aiutano a lavorare sul mio corpo ogni giorno”
Chris Paul ha poi parlato della partita appena giocata e della vittoria ottenuta contro degli avversari molto pericolosi:
“Non sono impressionato né sorpreso. Sono felici che tutti possano vedere questa partita sulla TV nazionale. Sai quello che voglio dire. Book [Booker] è speciale, e tutti ora hanno l’opportunità di vederlo giocare. Ora vedete quello che noi già conoscevamo. Mikal Bridges, Jae Crowder e la cattiveria che ha portato nella nostra squadra… Abbiamo una squadra forte, un grande coaching staff e, soprattutto, ci stiamo divertendo: questa è la parte migliore”
Proprio riguardo l’allenatore, Chris Paul ha concluso parlando di Monty Williams e del premio di allenatore dell’anno, appena assegnato a coach Thibodeau:
“Non sapevo chi avesse vinto il premio finché non me lo ha detto un compagno nello spogliatoio. Francamente non mi interessa. Coach [Monty] è stato votato allenatore dell’anno dai suoi colleghi, e quando sei nella lega da un po’ di tempo sai che cose del genere succedono. Sono sicuro che nemmeno al coach interessi. Viene a lavorare duramente ogni giorno, e non lo fai per un premio. Faccio i miei complimenti a coach Thibodeau, ma ovviamente sappiamo chi se lo meritava”
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