Nella notte italiana la NBA ha annunciato una sanzione da 75k dollari per Daryl Morey, president of basketball operations dei Philadelphia 76ers, e la sua franchigia. La lega ha accusato Morey e la squadra della città dell’amore fraterno di aver violato le norme anti-tampering. In parole povere, queste regole vietano ai dirigenti NBA di parlare di giocatori avversari, soprattutto per mostrare l’interessamento della squadra.
In particolare Daryl Morey è stato multato per un tweet pubblicato lo scorso 3 giugno riguardante Steph Curry. La stella dei Dubs aveva infatti pubblicato una foto su Instagram con il fratello, attualmente in forza proprio ai Sixers, esaltando le sue recenti prestazioni. Morey, riprendendo la foto, aveva commentato “join’em”, suggerendo di fatto a Steph di raggiungerlo a Philadelphia. Dopo quanto successo, la lega ha scelto di multare il dirigente e la franchigia stessa, per una cifra totale di 150 mila dollari.
Per Daryl Morey non si tratta della prima volta che finisce al centro delle discussioni per le sue uscite sui social. Nell’ottobre 2019, dopo che si era schierato sulle proteste a Hong Kong, aveva fatto scoppiare un vero e proprio caso mediatico tra la Cina e la NBA. Il paese asiatico aveva di fatto interrotto ogni relazione con i Rockets, arrivando a non trasmetterne le partite. Lo scorso dicembre aveva poi ricevuto un’altra multa, sempre per violazione delle norme anti-tampering, per un tweet riguardo l’allora giocatore di Houston James Harden.
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