Nella vittoria della notte degli Utah Jazz contro i Los Angeles Clippers in Gara 1 c’è tanto di Donovan Mitchell. Sotto i cori “MVP! MVP” dei tifosi locali, il playmaker si è scatenato terminando il match con 45 punti – 16 dei quali arrivati nel terzo quarto – in 37 minuti di permanenza sul parquet. Nel post-partita, Mitchell ha commentato la vittoria in questa maniera:
“Nel primo tempo ho lasciato cadere la mia squadra sotto i colpi degli avversari. Ho fatto prendere fuoco a Reggie Jackson e Kennard, mi hanno preso un po’ a calci in un culo se devo essere onesto. Non stavo facendo le letture giuste. Così nello spogliatoio a fine primo tempo ho detto ai ragazzi: ‘È colpa mia’. Dovevo entrare con un piglio diverso nel terzo quarto e ci son riuscito.”
Nel corso della serata lo abbiamo visto chiacchierare più volte con Dwyane Wade, divenuto da poco proprietario di minoranza dei Jazz:
“Sì, mi ha detto quello che ha visto durante la partita e in cosa poter migliorare. È fantastico avere qualcuno – che è come un fratello per me in campo – far parte di questa organizzazione e cercare di aiutarmi per trovare modi per fare meglio durante una partita. E non aiuta solo me, ma tutta la squadra: questa è la cosa più importante. Sono felice della sua presenza, anche perché altri nella lega non possono avere questo tipo di sostegno da parte di un giocatore di quel tipo.”
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