Bella vittoria dei Philadelphia 76ers che nella notte hanno ristabilito la parità nella serie contro gli Atlanta Hawks grazie ad un meraviglioso Joel Embiid. Il centro, accolto dai tifosi di casa con numerosi cori “MVP, MVP”, ha terminato Gara 2 con un bottino di 40 punti e 13 rimbalzi. A fine partita, il giocatore è stato interrogato prima sulla sconfitta nella corsa al titolo MVP assegnato a Nikola Jokic:
“È deludente perché come giocatore lavori duramente per momenti come questo. Ad aprile non c’erano grossi dubbi sul fatto che avrei dovuto vincere il premio. Però è un qualcosa fuori dal mio controllo. Non c’è niente che io possa fare al riguardo. Devo solo giocare come so, stagione dopo stagione.”
“Ora sono concentrato sui Playoff, sono concentrato sulla vittoria del titolo. Come ho detto per tutta la stagione, abbiamo buone possibilità. Quindi non sono troppo preoccupato nel tentare di avere qualche riconoscimento individuale. Se riuscirò ad ottenere il Larry O’Brien Trophy, qualsiasi altro premio non avrà importanza per me.”
Poi, una parola anche sulla sua prestazione nonostante il problema al ginocchio:
“Sto cercando di fare il meglio che posso e di essere una presenza migliore vicino al ferro. Ovviamente non essere al 100% non aiuta, ma stasera volevo fare qualcosa di più rispetto a Gara 1.”
Embiid ha avuto anche una buona impressione su Shake Milton prima del match, quando si è avvicinato alla guardia dei Sixers – che aveva realizzato solo 17 punti totali nella postseason con 4/19 al tiro – spiegandogli che sarebbe servito in Gara 2, in cui ha terminato peraltro con 14 punti a referto:
“Per qualche ragione, sentivo che sarebbe stato necessario, quindi prima della partita gli ho detto di prepararsi a fare scintille. Amo tutti questi ragazzi. Milton è uno di loro e devo credere in tutti loro se vorremo arrivare fino in fondo. Quindi sono estremamente felice per lui.”
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