Nelle ultime ore è ‘sbucata’ quasi dal nulla la notizia dell’ennesimo infortunio all’interno della lega. Secondo quanto ha riportato ESPN, infatti, Kawhi Leonard si sarebbe fatto male al crociato durante Gara 4. I Clippers stanno aspettando che il gonfiore al ginocchio della stella californiana si riduca per poi procedere a tutti gli esami del caso e avere certezza dell’entità dell’infortunio. Sull’argomento si è speso anche LeBron James, il quale tramite Twitter ha espresso tutto il suo disappunto riguardo il nuovo problema fisico che ha colpito un suo collega:
“Tutti non volevano ascoltarmi sull’inizio della stagione. Sapevo esattamente cosa sarebbe successo. Volevo solo proteggere la salute dei giocatori che alla fine sono il PRODOTTO E IL VANTAGGIO di QUESTO GIOCO! Queste lesioni non sono solo “PARTE DEL GIOCO”, ma rappresentano la mancanza di riposo tra la fine e l’inizio di questa stagione. Otto, forse nove ALL-STAR hanno salutato partite di Playoff quest’anno (mai così tanti nella storia della lega). Questo è il periodo migliore dell’anno per il nostro campionato e per i tifosi, ma mancano un sacco dei nostri giocatori preferiti. Robe da pazzi. Se c’è una persona che conosce come funziona il corpo di un giocatore e come lavora durante l’anno, quella sono IO! Parlo per la salute di tutti i nostri giocatori: odio vedere così tanti infortuni in questo periodo dell’anno. Mi dispiace cari tifosi, vorrei che vedeste tutti i vostri beniamini in campo in questo momento dell’anno. E conosco anche i risvolti commerciali di ogni cosa, quindi non rispondetemi che è solo business. Pray for the Klaw!”
LeBron ha sempre sottolineato il fatto che una offseason così corta tra la stagione 2020 e il 2021 avrebbe comportato qualche danno alla salute dei giocatori, anche di fronte ad un calendario di 72 partite, condensate da troppi back-to-back.
Leggi Anche
NBA, LaMelo Ball è il Rookie of The Year 2021
NBA, Mavericks: Donnie Nelson lascia il ruolo di GM
NBA, infortunio Kawhi Leonard: si teme per il crociato del giocatore
Guarda i commenti
E' una sciocchezza assoluta. Sta agli allenatori e allo staff medico gestire la salute dei giocatori tenendo conto del calendario. Poi nel caso di Irving, ad esempio, cosa c'entra la stanchezza? Nulla