Atlanta Hawks 109 – 106 Philadelphia 76ers [Atlanta in vantaggio 3-2 nella serie]
Ha dell’incredibile lo spettacolo andato in scena al Wells Fargo Center di Philadelphia, dove i padroni di casa gettano alle ortiche un vantaggio di ben 26 punti consentendo ai ragazzi di coach McMillan di cogliere un pesantissimo successo esterno che ora consente loro di condurre 3-2 nel punteggio complessivo della serie.
Tutto sembra procedere secondo i piani per i Sixers, che chiudono il primo tempo sul +14 (24-38) per poi allungare ulteriormente prima dell’intervallo lungo (42-62).
Come già anticipato, gli uomini di Doc Rivers si portano perfino sul +26, ma è proprio allora che scatta la pazza rimonta degli avversari: trascinati da un Trae Young da 39 punti e 7 assist, Atlanta riesce miracolosamente a rialzare la testa approfittando della confusione dei padroni di casa, che nel secondo tempo riusciranno a mandare a canestro i soli Embiid e Curry.
Anche Gallinari ci mette del suo e accorcia le distanze con la tripla dell’87-76, con Trae Young che prosegue indisturbato nel suo show dando vita a un quarto periodo da 40-19 per gli Hawks.
Vista la situazione, non poteva non essere proprio la stella degli ospiti a firmare il meritato sorpasso a un minuto e mezzo dalla fine convertendo i tre tiri liberi concessi dagli arbitri per un fallo subito dall’arco.
Alla sirena finale esplode la festa degli Hawks, che riescono ad avere la meglio nonostante un avvio shock e le grandi performance individuali offerte da Joel Embiid e Seth Curry, rispettivamente autori di 37 e 36 punti ma traditi alle spalle dai loro stessi compagni di squadra, apparsi inadeguati nei momenti più caldi dell’incontro.
Los Angeles Clippers 119 – 111 Utah Jazz [Los Angeles in vantaggio 3-2 nella serie]
Con Kawhi Leonard alle prese con un infortunio al ginocchio che rischia di interessare anche il crociato e la serie di queste semifinali pronta a fare ritorno in quel di Salt Lake City, questa volta tocca a Paul George vestire i panni del supereroe e piazzare un colpo esterno cruciale in ottica passaggio del turno, con Gara-6 allo Staples Center che potrebbe sancire una qualificazione dei Clippers alle finali di Conference che a questo punto avrebbe poco meno che dell’incredibile.
A differenza di quanto visto a Philadelphia, l’avvio del match si rivela quanto più equilibrato possibile, con i Jazz che riescono però a presentarsi al break di metà gara con un bottino di cinque lunghezze di vantaggio sugli avversari (60-65) sfruttando il record di franchigia di ben 10 triple mandate a bersaglio nel corso del primo quarto.
A quel punto, però, una volta tornati sul parquet, Utah sembra esaurire improvvisamente la benzina, consentendo ai Clippers di mettere la freccia e di guadagnare un discreto vantaggio grazie al parziale di 32-18 fatto registrare nel terzo periodo con la complicità dei ragazzi di Quin Snyder, che in quei dodici minuti riescono a realizzare solo sei canestri dal campo.
Sotto nel punteggio nonostante l’aria di casa, i Jazz sembrano accusare il colpo: l’unico a crederci fino in fondo è Donovan Mitchell, che a cinque minuti e mezzo dalla fine firma il gioco da tre punti che vale il -3 (97-100). Niente da fare, però, per la rimonta, dato che i Clippers rispondono a tono non consentendo ai padroni di casa di avvicinarsi oltre.
A fine gara fanno 37 punti, 16 rimbalzi e 5 assist per Paul George, coadiuvato dai 25 punti di Morris e dai 22 di Reggie Jackson. Dall’altra parte, spazio ai 32 punti di Bojan Bogdanovic, miglior realizzatore dei suoi, con Spida Mitchell che per stanotte si ferma a 21 punti con 5 assist e altrettanti rimbalzi.