Nella sconfitta arrivata in Gara 7 nella notte contro gli Atlanta Hawks, i 76ers sembrano aver adocchiato un colpevole, ossia Ben Simmons. L’ala è stata criticata a fine partita per non essersi presa le sue responsabilità in attacco, specialmente durante l’ultimo quarto in cui non ha tirato una sola volta dal campo. Il culmine è stato raggiunto quando Simmons ha deciso – una volta vicino a canestro e con Young di fronte – di passare la palla ad un compagno piuttosto che andare al ferro quasi a colpo sicuro.
L’atteggiamento mostrato non è piaciuto né a Doc Rivers né a Joel Embiid, i quali nel post-partita hanno evidenziato le lacune del giocatore sotto questo punto di vista. Anche un giornalista presente alla conferenza stampa di Simmons ha cercato di evidenziare il fatto del suo cambio di rendimento che c’è stato tra regular season e postseason. Queste le parole del giocatore di Phila:
“Scusa, quanti assist ho fatto oggi? (13, ndr) Come ha tirato Trae Young dal campo? (5 su 23, ndr) Non ti lascio dire quello che vuoi dire. Abbiamo perso e fa schifo. Io sono chi sono. E quello che è successo è semplice: non è facile vincere. E si vede. I Nets sono stati battuti dai Bucks. Non è facile vincere. E io lavoro per cercare di raggiungere proprio la vittoria.”
Poi, sull’azione incriminata con Young in marcatura su di lui, Simmons si è difeso così:
“Penso di dover migliorare in tutto. Non ho tirato bene dalla lunetta in questa serie. In attacco non c’ero, non ho fatto niente per i miei compagni. Ci sono un sacco di cose da fare. [Riguardo al tiro aperto] pensavo ci fosse Gallinari dietro pronto a stopparmi, e Collins era in ritardo, per questo ho preferito passarla al mio compagno aperto”
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