Atlanta Hawks 103 – 96 Philadelphia 76ers [Serie conclusa sul 4-3 per Atlanta]
Serata indimenticabile per i giovani Hawks di coach McMillan, che sul parquet del Wells Fargo Center si aggiudicano l’ultimo incontro di questa serie portandosi a casa il pass per le finali di Conference, che ad Atlanta mancava dal 2015, nonostante uno storico di franchigia di 0-9 in Gara-7.
Questa volta, fortunatamente, le cose sono andate un po’ diversamente, nonostante un match tutto sommato equilibrato e aperto a ogni conclusione. Dopo i primi dodici minuti di gioco, i padroni di casa si ritrovano sul 25-28, con Young e compagni che riescono però a risalire la china e a mettere la freccia prima dell’intervallo lungo (48-46).
Nonostante la mira tutt’altro che indimenticabile del proprio leader – Young chiuderà con 10 assist e 21 punti, frutto di un rivedibile 5-23 dal campo – gli ospiti sembrano perfettamente in grado di gestire la minaccia rappresentata dalla reazione della truppa di Doc Rivers, reazione che tutto sommato stenta a concretizzarsi consentendo così ad Atlanta di guadagnare altre tre lunghezze di vantaggio al termine del terzo periodo.
Nell’ultimo quarto la musica non cambia, con gli Hawks avanti di una manciata di punti e i Sixers incapaci di rifarsi sotto con la convinzione necessaria per poterci riuscire. A 44 secondi dalla fine, a mettere il punto esclamativo sulla prova degli ospiti ci ha pensato Danilo Gallinari, che dopo aver sradicato il pallone dalle mani di Joel Embiid si fionda in contropiede e piazza la schiacciata che vale il +6 che di fatto chiude una volta per tutti i giochi.
Il Gallo è il secondo italiano a raggiungere le finali di Conference dopo lo strepitoso 2014 di Marco Belinelli: quale migliore occasione per festeggiare con 17 punti e 5 rimbalzi? Per l’occasione, a dargli manforte è Kevin Huerter, protagonista di tre pesantissimi tiri liberi nel finale e autore complessivamente di 27 punti e 7 rimbalzi. Doppia doppia da 14 punti e 16 rimbalzi per John Collins, mentre dall’altra parte i 31 punti di Joel Embiid e i 24 con 14 rimbalzi di Tobias Harris non sono sufficienti per ribaltare l’inerzia della gara.
Ad attendere gli enfants terribles di coach McMillan saranno ora i Bucks di Giannis Antetokounmpo, nella seconda finale di Conference di quest’anno che, per la prima volta dal 1973, non vedrà protagonista la migliore della classe dell’est o dell’ovest.