Per la prima volta da quindici anni a questa parte sono state due Gare 7 a decretare le squadre finaliste di un lato del tabellone dei Playoff NBA. Nello specifico, per ritrovare due serie risoltesi ‘alla bella’ nelle Conference Semifinals a Est, bisogna tornare indietro addirittura al 2001, quando Philadelphia e Milwaukee ebbero la meglio rispettivamente su Toronto Raptors e Charlotte Hornets. Vent’anni dopo, solo i Bucks sono stati in grado di ripetersi, vincendo all’overtime contro i Nets. Giannis Antetokounmpo e compagni – alla seconda partecipazione alle ECF negli ultimi tre anni – tenteranno nuovamente di staccare il pass per l’atto conclusivo, le NBA Finals.
Se la vedranno con Atlanta, che torna in Finale di Conference per la prima volta dal 2014-15 (allora finì 0-4 vs i Cleveland Cavs di LeBron James). Da testa di serie #5, gli Hawks hanno eliminato i Sixers, primo seed della griglia in postseason. Un upset simile si era già verificato, con altri protagonisti, solo pochi mesi fa nella bolla di Orlando – Miami (5) vincente 4-1 su Milwaukee (1), detentrice del miglior record NBA al termine della regular season 2020.
Precedenti stagionali
Più si va avanti nei Playoff e più gli incroci in regular season sembrano perdere di significato, sbiadendo in ricordi lontani per ragioni non solo temporali. Bucks-Hawks non fa certo eccezione. Basti considerare che al primo scontro tra le squadre, a fine gennaio, sulla panchina di Atlanta sedeva ancora Llloyd Pierce, salutato un paio di mesi più tardi, a due partite dalla pausa per l’All-Star Game. Senza voler sminuire la portata della vittoria Bucks, impostisi in quell’occasione per 129-115, il risultato conta relativamente. Pesanti infatti le assenze in casa Hawks di Trae Young e Capela. Tornando al cambio di cui sopra, va sottolineato che con Nate McMillan al timone il contesto tecnico di Atlanta è cambiato, se non negli uomini, quanto meno nella sostanza. Reduce da due eliminazioni con sweep senza appello nelle precedenti esperienze da capo allenatore prima dell’approdo in Georgia, l’ex coach di Portland e Indiana ha ribaltato la stagione della franchigia. 8-0 dal suo arrivo, 25-11 il record complessivo passato il break per l’All-Star Game (3° assoluto dietro Phoenix e Denver).
La seconda sfida stagionale, 15 aprile scorso, è l’unica ad aver visto in campo contemporaneamente sia Giannis Antetokounmpo sia Trae Young. Entrambi rientravano da uno stop per infortunio – rispettivamente di sei e due partite. Il greco dei Bucks giocò 25 minuti, ma Milwaukee fu in grado di mandare a referto ben sette giocatori in doppia cifra (23 per il top scorer di squadra Jrue Holiday). La doppia doppia solo sfiorata (15 e nove rimbalzi) non nascose la pessima serata al tiro di Young, che chiuse con 3-17.
Dieci giorni più tardi Atlanta vinse 111-104 sul parquet di casa grazie a un ultimo quarto da 41 punti complessivi, 15 dei quali a firma Lou Williams (tre triple a bersaglio negli ultimi sette minuti di partita). A fine match 15 punti anche per Gallinari; 32 per Bogdanovic, migliore di serata, 18 di John Collins, 20 per Kevin Huerter.
Chiavi tattiche/Giocatori da seguire
Nel primo dei tre matchup in stagione, l’assenza di Capela aveva lasciato campo libero ai Bucks in pitturato (60-30) così come nella battaglia sotto i tabelloni, chiusa con un complessivo +13 (51-38). Lo svizzero, assieme a John Collins, avrà il compito di arginare lo strapotere fisico di Antetokounmpo.
Il greco è difficile da contenere, specialmente in caso di ricezione dinamica e transizione – situazione di gioco, quest’ultima, in cui Milwaukee ha prodotto 24.5 punti a partita su base stagionale, 2º dato assoluto. Gli Hawks possono permettersi di scommettere su percentuali ancora altalenanti, soprattutto oltre l’arco, da parte di Giannis. Contro Brooklyn si è passati dall’1-8 di Gara 3 al 2-6 di Gara 7, senza dimenticare lo zero alla voce ‘triple tentate’ nel penultimo episodio della serie. Il pericolo da tre punti per Atlanta arriva soprattutto da Brook Lopez, se non altro perché il suo range di tiro potrebbe costringere proprio Capela a uscire dalla propria zona di comfort per contestare sul perimetro.
Molto della serie passerà anche dalle mani di Jrue Holiday, seconda bocca da fuoco dietro al solo Antetokounmpo nelle tre partite di regular season contro gli Hawks. Per l’ex Pelicans 19 punti e 7.7 assist assist di media, con percentuali solide al tiro (56.1) e nello specifico anche da tre (44.4). A Holiday, inserito nel primo quintetto difensivo NBA 2020-2021, dovrebbe spettare anche la marcatura più insidiosa, contro Trae Young. Come detto, l’ex Sooners non era al meglio nell’unico precedente disputato in stagione, rientrante dopo due partite out per un problema al polpaccio. Alla prima esperienza Playoff in carriera, Young si sta comportando come un veterano.
A proposito, proprio ieri, un anniversario piuttosto importante per la coppia Young-Huerter
Nel suo sconfinato bagaglio offensivo Young ha ulteriormente perfezionato il floater in avvicinamento (che converte con il 49.4 percento in questi Playoff, 41-83).
La difesa di Milwaukee dovrà reggere sui ritmi e livelli di attenzione mostrati nei primi due turni. Fondamentale ruotare con i tempi giusti ed evitare di subire troppo dai giocatori sul lato debole, innescati proprio dalla visione di gioco di Young.
Le scorribande del #11 attirano il raddoppio della difesa, liberando spazio per il lob a centro area. Capela si fa trovare pronto.
Attenzione al metro arbitrale, già sotto la lente da inizio Playoff. Trae Young colleziona più liberi di tutti —quasi nove a partita nelle 12 apparizioni in postseason — tra i giocatori rimasti ancora in corsa.
È la serie di Bogdan Bogdanovic, che è stato a un passo dal vestire la canotta Bucks. Protagonista di un intrigo di mercato estivo, con l’indagine aperta dalla lega, il serbo si è poi accasato ad Atlanta. Stando all’ultimo report infortuni, è in dubbio per Gara 1 dopo gli acciacchi dell’ultima partita contro i Sixers.
Last but not least, è la serie del nostro Danilo Gallinari, determinante nelle battute finali di Gara 7 contro Phila. Il Gallo è pronto a rompere gli equilibri in uscita dalla panchina.
Pronostico
Entrambe le squadre hanno superato uno scoglio importante al turno precedente. Milwaukee sa però di non poter fallire l’appuntamento con le Finals e ha senza dubbio più da perdere rispetto agli Hawks. In tal senso, stante la posta in palio, la leggerezza mentale di Atlanta in termini di approccio alla serie potrebbe creare più di qualche grattacapo. Dopo il successo in sette gare – contro pronostico – su Philadelphia, McMillan è diventato il settimo coach subentrato in corsa capace di raggiungere le Finali di Conference. Per diventare anche il quarto a vincere un titolo da queste premesse dopo Paul Westphal (Lakers 1980) Riley ( Lakers 1982, Heat 2006) e Lue (Cavaliers 2016), la strada è ancora lunga.
Milwaukee Bucks (3) vs. Atlanta Hawks (5): gli orari italiani della serie
Gara 1: nella notte tra mercoledì e giovedì 24 giugno, alle 2.30 | Atlanta @ Milwaukee
Gara 2: nella notte tra venerdì e sabato 26 giugno, alle 2.30 | Atlanta @ Milwaukee
Gara 3: nella notte tra domenica e lunedì 28 giugno, alle 2.30 | Milwaukee @ Atlanta
Gara 4: nella notte tra martedì e mercoledì 30 giugno, alle 2.30 | Milwaukee @ Atlanta
Gara 5: nella notte tra giovedì e venerdì 2 luglio, alle 2.30 | Atlanta @ Milwaukee (se necessario)
Gara 6: nella notte tra sabato e domenica 4 luglio, alle 2.30 | Milwaukee @ Atlanta (se necessario)
Gara 7: nella notte tra lunedì e martedì 6 giugno, alle 2.30 | Atlanta @ Milwaukee (se necessario)