Per la terza volta consecutiva gli Atlanta Hawks hanno vinto la Gara 1 in trasferta in questa campagna Playoff. Se si esclude la bolla della passata postseason, non succedeva da oltre vent’anni (Knicks 1998-1999). I 48 punti di Trae Young nel primo episodio della serie sono il massimo per un giocatore degli Hawks ai Playoff dai tempi di Dominique Wilkins (1988).
Proprio Wilkins, oggi opinionista per Bally Sports Hawks, ha commentato a caldo la prestazione:
“Non c’è nessuna sorpresa per me riguardo a questa squadra. Stanno vivendo una cavalcata incredibile ma la cosa più importante è che ci credono sera dopo sera. Mi esalta vedere come questi ragazzi giochino insieme, uniti. Credo che i rimbalzi offensivi abbiano fatto la differenza in questa partita, nel complesso. Tutti hanno contribuito al successo. Poi certo, Trae [Young] è stato magnifico. […] Il gruppo è a un livello di fiducia che non vedevo da tempo ed è stupendo poterne essere testimone, non potrei essere più orgoglioso. Sono la squadra cenerentola della NBA ora, ciò che hanno fatto fino a qui è davvero notevole ed è un bel momento per la città. I ragazzi continuano a stupirci e cosa più importante stanno sorprendendo se stessi.”
Wilkins riconosce grande merito a McMillan per l’impronta data agli Hawks dal suo arrivo:
“Riuscire a fare ciò che ha fatto McMilan è notevole. Ha ereditato una squadra che era fuori dai Playoff e l’ha rivitalizzata dal punto di vista mentale. Nate l’ha sottolineato: i ragazzi si allenano per essere pronti a contesti come questo. Non succede tutto per caso.”
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