Dopo essere stato testimone di ben 48 punti messi a referto in Gara 1 da Trae Young, Budenholzer ha deciso di alzare il livello di difficoltà per il playmaker, accostandogli Jrue Holiday lungo (quasi) tutto il corso del match. Quello che è cambiato rispetto al precedentemente appuntamento, è il livello di aggressività mostrato dalla difesa di Milwaukee che ha limitato gli avversari a soli 45 punti registrati nel primo tempo.
Come detto, la marcatura di Holiday su Young è stata importante, poiché ha difeso sul play avversario in 29 occasioni su 47 giocate nel primo tempo. Young – in quel lasso di tempo – ha chiuso con un pessimo 2 su 8 dal campo e ben 6 palle perse. A fine partita, stiamo parlando di un 3/11 complessivo quando Holiday era in marcatura, contro un 3/5 quando Young si è ritrovato marcato da altri avversari.
Holiday ha commentato in questa maniera la prestazione difensiva dei suoi:
“Penso di aver giocato in modo più intelligente stasera. Ho giocato in modo più intelligente dell’ultima partita. Ci sono momenti in cui ho bisogno di essere fisico con lui e ci sono altri momenti in cui voglio che pensi che sarò fisico, mentre invece cercherò di attenderlo per provare a rubargli il pallone. Penso di essere stato decisamente più intelligente oggi rispetto a come ho giocato in Gara 1.”
Un matchup difensivo che è stato subito ‘negato’ da coach McMillan, il quale è intervenuto con queste parole:
“Non credo che Jrue abbia fatto qualcosa di particolarmente diverso rispetto ai suoi compagni di squadra su Young. Hanno fatto quello che dovevano fare: stare su Young e mettergli pressione. Dovremo fare un lavoro migliore nel prossimo appuntamento della serie.”
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