Il 27 giugno 2013, durante il Draft, i Milwaukee Bucks puntarono su un giovane Giannis Antetokounmpo. Lo selezionarono con la 15esima scelta. Con il senno del poi, chiunque lo sceglierebbe e senza nemmeno pensarci troppo. In realtà c’è stata un’altra squadra che avrebbe voluto il greco fra le sue fila: stiamo parlando degli Atlanta Hawks. Altro aspetto interessante e che l’allenatore di Atlanta, in quel periodo, era proprio l’attuale allenatore dei Bucks, Mike Budenholzer. Una delle sliding doors più incredibili delle ultimi stagioni NBA, come ci ha riportato Adrian Wojnarowski durante un episodio del suo podcast.
Durante il primo viaggio negli Stati Uniti, Giannis Antetokounmpo fece scalo proprio ad Atlanta dove con il suo agente incontrò diversi membri dello staff degli Hawks. Fece conoscenza anche con Mike Budenholzer. La compagine della Georgia voleva assolutamente selezionarlo al Draft con una delle loro due scelte che all’epoca possedevano, la 17° e la 18°.
Danny Ferry, ex director of basketball operations per gli Hawks, ha svelato che l’interesse della franchigia era alto e che non bisognava far girare la voce del loro interessamento. Queste le sue parole:
“Quando arrivò, parlai con tutti quelli dello staff e dissi che nessuna squadra doveva sapere del nostro interesse. Arrivò al palazzetto e camminò per tutto il campo. Era buio. Era accompagnato dal fratello. Aveva la gioia dipinta sul viso, era euforico. Sembrava meravigliato, quello sarebbe stato il posto della sua vita. Avrebbe giocato nella lega migliore del mondo. Stava quasi per piangere. Era così emozionato di giocare in NBA.”
Nonostante altri numerosi incontri, anche informali, gli Hawks non ebbero la possibilità di sceglierlo, poiché i Bucks li anticiparono. Ora i due si ritrovano, uno contro l’altro, per poter giungere alle NBA Finals.
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