Milwaukee Bucks 118 – 107 Atlanta Hawks [Serie conclusa sul 4-2 per Milwaukee]
A 47 anni di distanza dall’ultima volta, i Milwaukee Bucks tornano a fare capolino alle Finals. Un traguardo meritato, sofferto – specie nella serie contro i Nets – e finalmente conquistato a scapito dei ragazzi di coach McMillan, che al termine di un’incredibile cavalcata sono costretti a farsi da parte dopo il match della State Farm Arena, nonostante il rientro in campo di Trae Young.
In casa Bucks, invece, c’è ancora un po’ da attendere prima di rivedere Giannis Antetokounmpo sul parquet, ma la sua assenza non sembra sufficiente a scoraggiare la truppa di Mike Budenholzer, che al termine dei primi 12 minuti di gioco conduce per 28-24.
I padroni di casa, però. riescono a tenersi a contatto per tutto il primo tempo (47-43) garantendosi un -4 utile a tenere vive le ultime speranze di rimonta di Young e compagni, che nonostante la prova tutt’altro che indimenticabile del loro leader – 9 assist, ma anche 14 punti con un rivedibile 4-17 dal campo dopo due gare di assenza – all’inizio del terzo periodo hanno addirittura la chance per mettere la freccia e guadagnare così il loro primo vantaggio del match.
Il passaggio dietro la schiena di Young, infatti, libera Huerter tutto solo di colpire dall’arco, ma sul 47-45 la sua tripla viene sputata fuori dal ferro e, paradossalmente, dà il là al parziale di 13-0 che taglia le gambe ai padroni di casa.
A quel punto Young prova a mettersi in proprio con un paio di scorribande delle sue, ma per sua sfortuna dall’altra parte c’è un Khris Middleton tirato a lucido e in grado di rispondere con 23 punti – sui 32 complessivi – nel solo terzo periodo.
Negli ultimi 12 minuti la mareggiata dei Bucks lascia il posto agli ultimi assalti dei padroni di casa, che riescono sì a recuperare 8 punti alla concorrenza, ma il bottino è troppo magro per poter rimettere in discussione un risultato ormai apparentemente in cassaforte.
Merito, a due sere di distanza dall’ultima volta, di una grande prova di squadra da parte dei ragazzi di coach Bud, che nonostante l’assenza del loro giocatore più rappresentativo riescono a dar vita a una prestazione collettiva strepitosa, con i 27 punti, 9 assist e 9 rimbalzi di un ritrovato Jrue Holiday a contribuire attivamente al successo finale. Dall’altra parte, invece, numeri alla mano il migliore della serata è Cam Reddish, che dalla panchina firma 21 punti – uno in più di Bogdanovic. L’appuntamento ora è per martedì notte per Gara-1 contro i Suns.